Duplice delitto Da Frank, ergastoli confermati in Cassazione

Per l'omicidio di Francesco «Frank» Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, definitive quattro condanne su cinque
DELITTO FRANK, ERGASTOLI DEFINITIVI
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Fine pena mai. Confermata in Cassazione la condanna all'ergastolo per i due assassini di Frank Seramondi, 65 anni e della moglie Giovanna Ferrari, 63, uccisi nella terribile mattina di sangue dell’11 agosto 2015.

Istanze delle difese pressoché tutte rigettate: quattro su cinque le sentenze d'appello che sono state ribadite dai giudici della Suprema Corte. Pagheranno con il carcere a vita Muhammad Adnan, il pakistano titolare di una vicina e concorrente pizzeria, e il complice Sarbjit Singh, che in quel giorno d'estate, casco in testa e fucile alla mano, fecero irruzione nella pizzeria Da Frank, alla Mandolossa. Un luogo ben noto a chi amava (e ama) fare tardi, che oggi come allora sfornava brioches e pizzette fino all'alba. Il cui successo dava fastidio a chi non ne godeva altrettanto. Riprova viene dal fatto che già prima di quell’esecuzione brutale, un dipendente della coppia, l’albanese Arben Corri, era stato ferito in un agguato, pure al centro dello stesso processo.

I giudici della Cassazione non hanno avuto esitazione alcuna nel confermare la massima pena già prevista dalle sentenze di primo grado e di appello a carico di chi sparò e di chi lo seguì nel blitz fatale.

Confermata nella stessa udienza romana anche la condanna di Santokh Singh, detto Vicky: il verdetto di primo grado prevedeva 20 anni di reclusione per la sua partecipazione alla pianificazione del delitto, pena poi ridotta a 19 in Appello, e ora confermata.

Al pari della condanna che era stata emessa per Surjet Singh, l’uomo che procurò le armi impiegate nel duplice delitto che dovrà restare in carcere per 6 anni: annullata con rinvio una sola confisca che fu eseguita nei suoi riguardi.

Respinte dunque le istanze delle difese, eccezion fatta per quella di Jasfir Lal, per il quale i giudici romani hanno disposto un nuovo processo d’appello che dovrà essere celebrato a Milano: l’uomo in appello era stato condannato a 5 anni e 4 mesi.

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