Due rapine tra ragazzini in poche ore: spunta il coltello

Gli episodi di sabato si sono verificati in via delle Bettole e poi in via Cefalonia, a Brescia, ed entrambi ai danni di minorenni
Un'aggressione tra ragazzini (foto d'archivio)
Un'aggressione tra ragazzini (foto d'archivio)
AA

Sabato, pomeriggio e prima serata. Il giorno e gli orari in cui nei mesi scorsi si sono ripetute le rapine ai danni di ragazzini da parte di gruppi di coetanei. Gruppi appunto perché per forze di polizia e magistratura che monitorano il fenomeno non si tratta di baby gang.

E i fatti si sono ripetuti anche nel fine settimana appena passato, con due episodi ravvicinati in due diverse zone della città. In uno di questi sarebbe stato anche mostrato alla vittima un coltello per scoraggiare ogni possibile resistenza. In entrambi i casi il bottino è stato di pochi euro, quelli che può avere in tasca un ragazzo il sabato pomeriggio ma lo spavento per le vittime e l’allarme tra le famiglie è stato grande. Sull’accaduto sta lavorando la Polizia di Stato che ha avviato le indagini.

Il primo episodio è quello avvenuto attorno alle 17 in via Cefalonia in città. La tecnica è stata sempre la stessa: un gruppo numeroso, almeno cinque o sei persone, ha accerchiato un ragazzino solo e gli ha mostrato uno spray al peperoncino e un coltello. Non è servito altro perché il ragazzo, minorenne, consegnasse quello che aveva addosso, poche decine di euro in contanti. Poco più tardi, attorno alle 21, la scena si è ripetuta in via Bettole dove un altro ragazzino, anche in questo caso minorenne, è stato affrontato da un soggetto con il volto parzialmente travisato ma descritto comunque come molto giovane che con una serie di minacce esplicite ha preteso, e ottenuto, la consegna del denaro che l’altro aveva addosso.

Episodi analoghi sono stati segnalati nei giorni scorsi anche al parco Falcone di via dei Mille dove un gruppo di giovanissimi ha messo a segno almeno due rapine ai danni di ragazzini minorenni.

Una situazione che nelle scorse settimane l’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia, la cui presidente è Cristina Maggia, presidente del tribunale per i minorenni di Brescia, aveva ben fotografato e anche in un contesto generale di reati in calo aveva sottolineato come «l’attuale situazione di violenza sia un fenomeno sociale e culturale che attraversa tutti i contesti, non solo quello minorile» e spiegato che «per fronteggiare il fenomeno del disagio giovanile che si esprime con agiti violenti» serve prima di tutto «una magistratura specializzata e attrezzata, un importante rafforzamento dei servizi sociali e un deciso investimento sulla scuola pubblica». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia