Duc, bando vetrine è stato un flop: la Loggia ci riprova

Su 170mila euro disponibili 153mila ancora in cassa Capra: «Allo studio misure contro il caro-bollette»
I 170mila a disposizioni per investimenti su arredi e ristrutturazioni sono rimasti in gran parte in cassa - © www.giornaledibrescia.it
I 170mila a disposizioni per investimenti su arredi e ristrutturazioni sono rimasti in gran parte in cassa - © www.giornaledibrescia.it
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Il primo bando è stato un mezzo flop. Solo dieci domande arrivate, di cui tre giudicate inammissibili. Così i 170mila euro arrivati dalla Regione per finanziare interventi in conto capitale a sostegno del Duc (Distretto urbano del commercio), sono rimasti quasi tutti nelle casse comunali, finiti nell’avanzo vincolato. Ora, con la prima variazione al bilancio di previsione 2022, quei soldi potranno essere reimpiegati, aprendo un altro bando, sperando abbia miglior fortuna. Il quadro è stato fatto ieri in commissione bilancio dall’assessore Fabio Capra.

Il previsionale 2022 è stato approvato dal consiglio comunale lo scorso 31 gennaio. Una mossa - quella di approvare in tempi rapidi il bilancio - che consente di muoversi con flessibilità in caso di bisogno. Così, dopo poche settimane, siamo già alla prima variazione che vale in tutto poco meno di 540mila euro.

La variazione

La variazione, ha spiegato Capra, è dovuta a due operazioni: il reimpiego di 153mila euro di contributi regionali non spesi per il Duc, il distretto urbano del commercio; l’utilizzo delle maggiori risorse incassate da Roma con il fondo di solidarietà per lo sfalcio dell’erba e della cura del verde in città (383mila euro). Il Duc. In questi anni, va ricordato, la Loggia ha predisposto un piano strategico («Città nuova. Brescia dinamica») per il rilancio del Duc, di fatto negozi e attività artigianali del centro. I bandi a sostegno della spesa corrente (affitti, utenze, marketing) hanno sempre fatto il pieno di richieste. Quello di fine 2020, destinato a sostenere gli investimenti (ristrutturare o ammodernare i locali, abbellire le vetrine, nuovi arredi o macchinari) non ha invece sollevato l’interesse degli operatori.

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«La Regione ci ha autorizzato a riutilizzare le risorse non distribuite con un nuovo bando - ha spiegato Capra -. Per poterlo pubblicare, dobbiamo però prima approvare la variazione di bilancio». L’assessore ha rimandato al collega Valter Muchetti i dettagli del nuovo bando. «Posso solo dire che rimettiamo in circolo questi soldi destinati a commercianti e artigiani. Il primo bando ha probabilmente risentito delle difficoltà della pandemia. Ora siamo fiduciosi che l’esito sarà diverso». Anche perché, se non impiegati, «i soldi andranno restituiti». Per evitare i problemi del primo bando, Massimo Tacconi (Lega), ha sollecitato a cambiare registro: «Mi auguro che il nuovo bando non sia una fotocopia del primo».

Da Roma

L’altro tassello della variazione è legato all’incremento del fondo di solidarietà in arrivo da Roma, «dovuta all’impostazione virtuosa del nostro bilancio, non sulla spesa storica, ma sui costi standard» ha spiegato Capra.Soldi in più per colmare la maggior spesa per il quinto lotto del verde. Il fondo. Capra ha poi accennato alla volontà di istituire un fondo contro il caro-bollette per aiutare le famiglie bresciane: «Stiamo ragionando sulle risorse che riusciremo a mettere in campo. Nelle prossime settimane, con il rendiconto, dovremmo avere informazioni più precisi. Dipenderà anche da quanto metterà il Governo. Noi comunque ci stiamo lavorando». Si vedrà.

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