Dove chi cerca casa trova chi le costruisce.

Una rassegna della qualità, anzi - al plurale: delle qualità. Il Meeting Immobiliare promosso dal nostro gruppo si annuncia essere un appuntamento che sarà una vetrina del meglio che il mercato immobiliare presenta.
È una scelta, verrebbe da dire, quasi ovvia, scontata. Ma pochi settori, come questo dell'edilizia, oggi si trovano a misurarsi da una parte con una situazione pesante di mercato dovendo quindi - inevitabilmente e fortunatamente - cambiare marcia, puntare con decisione massima al prodotto di qualità.
In tempi nei quali bastava aprire un cantiere e il mercato «beveva» quanto gli si offriva, tutto (o quasi) andava bene. Oggi, con un quadro economico diverso, il mercato è diventato inevitabilmente più selettivo, più attento al rapporto qualità-prezzo, più esigente in una parola. E questo fa emergere imprese, sviluppatori, agenzie che questo cambio di «sentiment» del mercato l'avevano previsto e persino auspicato.
Prima di sentire alcune valutazioni di due operatori, vediamo in sintesi quel che sarà il Meeting Immobiliare. Che cosa troverà il pubblico? L'obiettivo è di avere alla Fiera di Brescia un buon numero di operatori del settore che, con allestimenti essenziali, diano una selezione delle loro migliori proposte. Dico allestimenti essenziali (senza fronzoli fuori misura) perchè questo risponde anche a quanto il mercato più maturo e intelligente chiede: serietà, essenzialità, professionalità. «Potevamo stupirvi con effetti scenografici», recitava un vecchio leit motive. Ecco: non vi stupiremo con effetti scenografici, puntando alla sostanza del Meeting Immobiliare: dare la possibilità a chi cerca casa, alle giovani e meno giovani famiglie, di avere una panoramica ampia, solida, affidabile delle proposte: di quelle che già sono realtà, e quindi dei cantieri già avviati, ma anche dei progetti in via di decollo. Di quelli che vengono realizzati in città e provincia, ma anche fuori. Brescia è un mercato importante anche da questo punto di vista, ricco di possibilità e investitori disposti a considerare proposte extra-Brescia.
Ma - e lo ripetiamo - il tema vero, quello ineludibile, è quello della qualità.
Gian Battista Quecchia, titolare della Quecchia Immobiliare (agenzie a Salò, Desenzano, Iseo e di due in città) lo ripete da tempo: «Il buono si vende». E fa un esempio: «Io e i miei venti funzionari sappiamo che se ci arriva in portafoglio una palazzina nuova, bella, classe A, un immobile di qualità in una parola, ecco: noi sappiamo che quello lo venderemo. Che i tempi non saranno rapidissimi, ma questo chiede il mercato».
Qualità e - aggiunge sempre Quecchia - «un minimo di fiducia aggiuntiva. Anche a questo, soprattutto a questo, serve il Meeting Immobiliare: a far sapere che non ci sono solo macerie». Ma non si corre il rischio di passare per eccessivamente ottimisti? «Non sono ottimista. Però neppure negativo sul mercato. Le faccio un esempio. È vero che le banche fanno più fatica a dare credito. Ma nelle ultimissime settimane abbiamo visto che anche qui qualcosa si muove, che qualche mutuo si è sbloccato. E conforta vedere che si cominciano a rivedere proposte di banche per mutui prima casa».
Qualità, qualità, qualità. Secondo «testimonial» del Meeting Immobiliare è Mauro Rizzinelli, esperienze come costruttore ed oggi sviluppatore di progetti immobiliari. Alla Fiera di Brescia presenterà quattro proposte: il recupero di una cascina a Concesio, una piccola palazzina a Villa Carcina (6 unità, lo ha chiamato «Progetto Io sono Unica»), una ristrutturazione a Passirano in Franciacorta e, infine, il progetto per un cantiere sul Lago Maggiore, a Verbania, da 50 unità.
«È tempo che tutto il settore si misuri con il mercato che sta emergendo dalla crisi. Resto convinto anch'io che non tutto è fermo. «Noi - continua Rizzinelli - non siamo fermi, ad esempio. Siamo piccoli, dobbiamo naturalmente confrontarci con il non facile momento del mercato, ma continuiamo a credere che un mercato ci sia, che continuerà ad esistere. «Vero è - ed è la conclusione - che anche noi operatori dobbiamo fare uno sforzo aggiuntivo andando ad individuare prodotti per nicchie di qualità. È questo che ci chiede il mercato».
Gianni Bonfadini
g.bonfadini@giornaledibrescia.it
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