Dopo sette anni è stata venduta la Tintoretto: cantieri nel 2021

La torre di San Polo ceduta a 1.355.000 euro, la società acquirente farà housing sociale
Dopo la riqualificazione, il 70% dell’area dovrà essere destinato all’housing sociale - © www.giornaledibrescia.it
Dopo la riqualificazione, il 70% dell’area dovrà essere destinato all’housing sociale - © www.giornaledibrescia.it
AA

Dopo sette anni attorno alla torre Tintoretto di San Polo si diradano le nuvole e si intravede il futuro. Martedì è ufficialmente stata assegnata l’asta di vendita dell’intero compendio immobiliare di via Robusti 90 (la struttura è dell’Aler Brescia, il sedime del Comune), alla Redo sgr di Milano, che ha preso parte alla gara per conto del fondo Lombardia Comparto 1. La società. Unica partecipante al bando indetto nel settembre dell’anno scorso, la Redo (Fondazione Cariplo è l’azionista principale con il 66,7%, il 33,3% fa invece capo a Investire sgr) ha presentato un’offerta di 1.355.000 euro (Iva esclusa), 5 mila euro in più della base d’asta.

Quest’atto formale, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sancisce perciò l’inizio del nuovo corso per l’intera area. La società milanese infatti, trascorsi novanta giorni entro i quali dovrà presentare al Comune di Brescia una pianta completa del planivolumetrico per predisporre la convenzione urbanistica per l’attuazione del- l’intervento, è de facto la nuova proprietaria. L’attuale edificio, con i suoi 195 appartamenti vuoti ormai dal 2013, verrà smantellato e rimpiazzato con alloggi di housing sociale: il 70% dell’intera area dovrà infatti essere destinato a tale fine, il 30% invece a servizi.

Capitolo costi per i cittadini potenzialmente interessati agli alloggi: secondo una prima stima un trilocale nuovo costerà attorno ai 350 euro mensili, cifra decisamente superiore ai canoni che precedentemente venivano applicati dall’Aler per le case popolari della Tintoretto. Sul fronte delle tempistiche invece qualche slittamento rispetto ai piani originari sarà inevitabile. L’emergenza sanitaria ha infatti bloccato per tre mesi tutte le operazioni autorizzative da parte della Commissione di valutazione dell’asta pubblica (composta da Roberto Scarsi per Aler, Alessandro Abeni per la Loggia e Maria Grazia Speranza del dipartimento di Economia dell’università di Brescia).

Inizialmente il cronoprogramma prevedeva che, dopo il trascorrere di 90 giorni per il planivolumetrico, l’effettivo passaggio di proprietà dell’area divenisse effettivo per fine maggio. Tale termine si sposterà perciò presumibilmente a inizio settembre. L’apertura dei cantieri è ipotizzabile invece per la primavera del 2021 mentre per vedere il prossimo volto dell’ex Tintoretto bisognerà aspettare il 2023, il tutto ovviamente salvo che non si presentino ulteriori imprevisti o ritardi. In ogni caso però il dado è tratto e San Polo avrà presto una nuova cittadella abitativa, un complesso residenziale che mira a cambiare il volto dell’intero quartiere.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia