Dopo Milano guardia alta al Palagiustizia di Brescia

Dell'Osso: «Ho già richiesto ai capi degli uffici di distretto di indicare lo stato dei presidi e le eventuali criticità»
Dell'Osso: massima attenzione
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La sicurezza nei tribunali sotto la lente di ingrandimento il giorno dopo la tragedia di Milano. Anche a Brescia. A Palazzo di Giustizia in via Lattanzio Gambara, la mattinata è stata scandita da lunghe code all’ingresso per il controllo di tutte le persone. 
 
«Ho già richiesto ai capi degli uffici di distretto di indicare lo stato dei presidi e le eventuali criticità - afferma il Procuratore Generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso -. Rivisiterò la situazione della sicurezza del Palazzo di Giustizia di Brescia. Un immobile di grandi dimensioni. Con particolare attenzione alle sezioni in cui il contrasto tra le parti può diventare particolarmente accesso. Penso alla sezione fallimentare o ai luoghi che ospitano le udienze con casi legati al diritto di famiglia». 
 
Dalla Procura generale di Brescia arriva non solo la promessa di una revisone del piano sicurezza, ma anche l’impegno affinché le indagini su quanto accaduto a Milano possano essere veloci, come chiesto dal Ministro della Giustizia Alfano. «Faremo il possibile e anche di più - commenta Dell’Osso - per fornire una ricostruzione giudiziaria rapida e completa».
 
Claudio Giardiello, l’attentatore che ha ucciso tre persone, sarà interrogato lunedì alla presenza di Isabella Samek lodovici, Pm della Procura di Brescia, che ha la titolarità dell’inchiesta. Nel frattempo gli inquirenti sono al lavoro per stabilire con certezza i movimenti dell’imprenditore diventato killer. «Dobbiamo capire come e se è stato controllato - chiosa Dell’Osso -, anche grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza». 

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