Disordini del 28 maggio 2012, tre assolti

Il pm aveva chiesto pene dai 5 anni agli otto mesi; per i rinviati a giudizio capi d’imputazione più leggeri.
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«Assolti per non aver commesso il fatto». È finita tra gli applausi del centinaio di persone riunite in presidio fuori dal tribunale la vicenda giudiziaria dello studente Alessio Consoli, dell’avvocato Manlio Vicini e dell’attivista Rachid El Hammoui.
I tre erano imputati per i disordini del 28 maggio 2012, con accuse che comprendevano lesioni, danneggiamento, furto, resistenza a pubblico ufficiale e richieste di pena di cinque anni (Consoli), un anno e quattro mesi (Vicini) e otto mesi (El Hammoui). Nel rito abbreviato, giunto a conclusione venerdì mattina, il gup Cesare Bonamartini ha respinto le tesi accusatorie del pm Ambrogio Cassiani, chiudendo la prima fase processuale sui fatti dell’anno scorso.

Per gli altri imputati che hanno scelto di andare a dibattimento si contano invece quattordici rinvii a giudizio con capi di imputazione ridotti: è stato disposto il non luogo a procedere per furto e danneggiamento, mentre restano le accuse di resistenza e lesioni. Per uno di loro, Michele Borra, è contemplata anche l’istigazione a delinquere.

Prosciolto invece Umberto Gobbi, leader dell’area antagonista che fa riferimento a Magazzino 47 e Radio Onda d’Urto.

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