Dieci Comuni al voto: nel 2022 nuovo sindaco per 90mila bresciani

Nell’agenda 2022 degli appuntamenti che riguarderanno la nostra provincia un posto di rilievo spetta alle elezioni amministrative, che toccheranno dieci Comuni. Non è ancora possibile annotare il rendez-vous sul calendario, perché la data dovrà essere stabilita dal Governo e l’evoluzione della pandemia impedisce di fare previsioni: la tradizionale collocazione primaverile, ricordiamo, è saltata sia nel 2020 che nel 2021, anni in cui il Covid ha suggerito slittamenti tra fine settembre e inizio di ottobre.
Quel che è certo sin d’ora è che la tornata sarà «pesante», a dispetto del numero tutto sommato contenuto di Municipi coinvolti: 10 su 205, il 5% scarso. Il fatto è che nel gruppetto spiccano ben quattro Comuni con oltre 15mila residenti, quelli per i quali la legge prevede il ballottaggio qualora al primo turno nessuno dei candidati convinca il 50% più uno dei votanti.
Su tutti, Desenzano, «capitale» (per alcuni versi anche senza virgolette) dell’area gardesana abitata da oltre 29mila persone: il secondo Comune più popoloso della provincia dopo Brescia. Ci sono poi Palazzolo, che viaggia attorno ai 20mila abitanti, Gussago (circa 16.500) e Darfo Boario Terme (15.500).
Passando poi ai Comuni a turno unico, troviamo un paese di media consistenza anagrafica come Gottolengo (attorno ai 5mila abitanti), poi Odolo, Acquafredda, Provaglio Valsabbia, Mura e Paspardo. In totale, i dieci Comuni coinvolti assommano oltre 91mila residenti.
Tutti i Municipi arrivano alle elezioni alla naturale scadenza del mandato. Andarono al voto nel 2017, allora in compagnia anche di Cazzago San Martino e Malonno, paesi già passati nel frattempo dalle urne in seguito a crisi politico-amministrative sfociate nel commissariamento. Invece nei dieci Comuni di questa tornata il quinquennio trascorso è filato senza particolari sussulti rispetto alla tenuta delle maggioranze, ove si escludano le dimissioni, presentate e ritirate in ventiquattro ore, del sindaco di Desenzano, Malinverno, pochi mesi dopo la sua elezione.
Qualcosa rispetto alla formazione di schieramenti e alla scelta di candidati si sta muovendo. Di sicuro il passaggio dalle urne segnerà la fine di almeno tre esperienze significative, quelle che hanno visto al governo i sindaci di Palazzolo (Zanni) e di Darfo Boario Terme (Mondini) per due mandati ed il primo cittadino di Odolo (Cassetti) per tre. Non sono infatti rieleggibili. A questo proposito va ricordato che la legge elettorale prevede che per i Comuni fino a tremila abitanti il sindaco possa candidarsi per un terzo mandato consecutivo, mentre il quarto è escluso.
A proposito di terzo mandato, una novità potrebbe intervenire nei prossimi mesi: alla Camera è stata approvata la norma che lo consente per i Comuni fino a 5mila abitanti, bisogna vedere quando sarà votata in Senato. Per i dieci Comuni di questa tornata la riforma potrebbe in ipotesi toccare Gottolengo, dove il sindaco Massa sta governando per il secondo mandato: oggi la popolazione è di poco inferiore ai 5mila abitanti, ma al censimento del 2011 (quello che sinora fa fede per legge) erano 5.238. Se passasse la riforma, bisognerebbe chiarire questo aspetto.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
