Diciamo addio al bresciano «malmustùs»

Prendiamoci il tempo per goderci un po’ anche noi la nostra Capitale della cultura
Piazza Loggia gremita per il concertone dell'inaugurazione di Capitale della Cultura
Piazza Loggia gremita per il concertone dell'inaugurazione di Capitale della Cultura
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Sì, si poteva fare meglio. Certo, avremmo dovuto preparare tutto per tempo. Ma ora che la Capitale della cultura è stata inaugurata, facciamoci pure una ragione dei cantieri ancora aperti, dei lavori che non sono stati effettuati, delle piccole magagne che avremmo voluto evitare e che restano lì.

Non è il tempo della polemica, ma della festa, e pensiamo a godercela. Anche se arriviamo un po’ in affanno, come quelle padrone di casa che hanno invitato gli amici a cena e si son dimenticate di accendere il forno per la lasagna, e quando il primo ospite suona il campanello sono ancora davanti allo specchio a mettersi il rossetto.

Piuttosto, prepariamoci all’accoglienza, archiviando - dopo la «capitale del tondino» - anche il bresciano «malmustùs». Alleniamoci a sorridere mentre parliamo con le persone, che ci toccherà rispondere a visitatori che con accenti esotici dal Nordeuropa a Trapani ci chiederanno le informazioni più assurde. Tiriamo il fiato, rallentiamo e rispondiamo con cortesia, senza pensare che siamo in ritardo sulle mille cose di lavoro della giornata. Prendiamoci il tempo per goderci un po’ anche noi la nostra Capitale. Spieghiamo ai nostri ospiti che qui lo spritz si chiama pirlo, e magari invitiamoli al bar a sorseggiarne uno insieme.

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