Detenuto evaso, a tradirlo una telefonata alla fidanzata

Si è sfilato le manette «alla Houdini»: così è stata ricostruita la rocambolesca fuga del 30enne evaso dal Tribunale di Brescia
L'EVASO ARRESTATO A MILANO
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Per Lopez, nella famosa pubblicità, una «telefonata ti salva la vita», ma per Marius Marmura la chiamata ha messo fine alla sua fuga. E non una qualsiasi, ma alla compagna.

Grazie ad una telefonata il fuggitivo, scappato ieri dal Tribunale di Brescia dopo aver chiesto di fumare una sigaretta, gli investigatori hanno rintracciato l'uomo e lo hanno riportato in carcere, a San Vittore.

Il 30enne è stato fermato alla stazione metrò di Milano Affori, luogo in cui si era dato appuntamento con la compagna. E sono state le telefonate, prontamente intercettate, a tradirlo.

Un'evasione che verrà ricordata perchè, non solo l'uomo è scappato sui binari ed ha preso un treno per il capoluogo lombardo, ma prima era riuscito a sfilare le mani dalle manette strette ai polsi, con una mossa che chi ha seguito le indagini ha chiamato «alla Houdini», dal nome del noto
illusionista.

Convalidato stamattina l'arresto per evasione del giovane, assistito dal legale Davide Montani.
Il romeno, in Italia dal 2005 e con una sfilza di precedenti per furto, rapina e ricettazione, aveva, infatti, ai polsi ancora oggi i segni che proverebbero che è riuscito a togliere le manette, prima di scavalcare il muro del retro del Palazzo di giustizia bresciano, dove accedono i mezzi della polizia penitenziaria per accompagnare in aula i detenuti.
Per lui, infatti, ieri nel Tribunale bresciano era in programma l'udienza per la sua consegna alla Romania a seguito di un mandato di arresto europeo, eseguito il 22 dicembre scorso, per un condanna definitiva in quel Paese a 7 anni per rissa e lesioni.
È possibile che, a questo punto, l'uomo dovrà prima scontare la pena per l'evasione e poi
sarà estradato in Romania.

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