Deposito di amianto, altolà dal Comune

Il primo cittadino sul progetto: «No alla trasformazione del capannone da agricolo a produttivo»
Il deposito di amianto è stato al centro dell'assemblea nella frazione Capodimonte
Il deposito di amianto è stato al centro dell'assemblea nella frazione Capodimonte
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La richiesta di autorizzazione effettuata dalla ditta Borgo Spurghi per lo stoccaggio temporaneo dell’amianto in un capannone di via Monte Pasubio continua a tenere banco a Castenedolo. Ed è stata anche al centro di una partecipata assemblea.

Il responsabile dell’attività, Fabio Zanardini, ha specificato che «attorno alla questione si sono generate diverse false informazioni. Innanzitutto, se venisse concessa l’autorizzazione, non ci sarebbe alcun consumo di suolo agricolo ma si utilizzerebbe un capannone finora ad uso agricolo già esistente; inoltre, l’amianto derivante da bonifiche, non verrebbe trattato ma esclusivamente stoccato per brevi periodi e infine non ci sarebbero accumuli di rifiuti pericolosi come paventato».

Sulla richiesta si esprimerà il Consiglio comunale anche alla luce dei pareri di Arpa e Ats e delle istanze pervenute dai cittadini. Nel frattempo però il sindaco Gianbattista Groli ha anticipato le intenzioni dell’Amministrazione dicendo che «l’ente competente a decidere in merito al deposito di amianto è la Provincia. L’Amministrazione intende esprimere parere contrario alla trasformazione urbanistica del capannone da agricolo a produttivo, pertanto Zanardini non potrà chiedere alla Provincia l’autorizzazione per depositare l’amianto».

Potete trovare tutti i dettagli sono sull'edizione odierna del Giornale di Brescia, scaricabile anche da qui.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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