«Delitti bresciani», la nuova puntata è sul femminicidio di Anna Mura

Nuova uscita mensile per il podcast di Andrea Cittadini, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme audio
Anna Mura aveva 54 anni - © www.giornaledibrescia.it
Anna Mura aveva 54 anni - © www.giornaledibrescia.it
AA

Una donna assassinata in casa sua, trovata in una pozza di sangue dal figlio all’epoca 15enne che quella mattina non era andato a scuola e dormiva nella stanza accanto. I dubbi che in un primo momento ricadono sul ragazzo, poi smentiti durante il processo. L’assassino che si dà alla fuga e viene ritrovato in stato confusionale in un parchetto. L’altro figlio che abita in quella casa, che a 21 anni si ritrova una famiglia intera sulle spalle.

È il 16 marzo 2015 quando Anna Mura viene uccisa a colpi in testa nel suo appartamento a Castenedolo: per il femminicidio è stato condannato all’ergastolo in via definitiva il marito, Alessandro Musini, rintracciato dopo una fuga durata appena 24 ore. La vittima, proprio quel giorno, aveva intenzione di andare a sporgere denuncia per le violenze subite in casa e aveva espresso il desiderio di rivolgersi ad un avvocato per la separazione. Non ha fatto in tempo.

L’episodio

La ricostruzione del caso - che in poche ore attirò su di sé l’attenzione di tutta Italia - è al centro della nuova puntata di «Delitti bresciani», il podcast a cura del giornalista di nera e giudiziaria Andrea Cittadini, disponibile gratuitamente su Spreaker, Spotify e sulle principali piattaforme audio, oltre che sul sito del GdB. Il montaggio e la postproduzione sono di Matteo Berta.

Come sempre, il delitto è stato ricostruito nel dettaglio attraverso materiali audio originali dagli archivi televisivi dell’emittente Teletutto, ma anche con interviste inedite ai protagonisti. Questa volta, a descrivere la scena del delitto, le indagini e il ritrovamento del fuggitivo sono - nelle interviste raccolte da Paolo Bertoli - il maresciallo capo Sergio De Vietro e il tenente colonnello Gianluca D’Aguanno dei Carabinieri, oltre al vicesovrintendente della Polizia di Stato Giovanni Lorefice.

Il fratello maggiore di Danilo, Cristian, ha raccontato invece nell’intervista rilasciata a Francesca Renica le tensioni che da tempo c’erano con Musini, la paura della madre e la difficile solitudine dopo il delitto.

Gli avvocati di Musini, Andrea Pezzangora e Ennio Buffoli, hanno invece ricostruito atti alla mano le diverse fasi processuali.

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia