Dark web, ko il mercato illegale che usava i nomi di politici

Si chiamava Berlusconi Market il circuito smantellato. Il procuratore Nocerino: «Quarta indagine al mondo a rendere inoffensivo il dark web»
Il procuratore capo di Brescia, Carlo Nocerino, tra la pm Erica Battaglia e il colonnello delle Fiamme Gialle Giovanni Reccia -  © www.giornaledibrescia.it
Il procuratore capo di Brescia, Carlo Nocerino, tra la pm Erica Battaglia e il colonnello delle Fiamme Gialle Giovanni Reccia - © www.giornaledibrescia.it
AA

Utilizzavano nomi di politici per coprire le vere identità in Internet. Sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza, nell’ambito dell’inchiesta Darknet della Procura di Brescia tre amministratori del black market denominato Berlusconi market, attivo nel web criptato (il cosiddetto dark web).

Berlusconi market è ritenuto un vero e proprio mercato online in cui numerosi venditori pubblicizzano e propongo in vendita merci e servizi illegali. Il sito era gestito da due nickname di cui uno «VladimirPutin» con il ruolo di amministratore e l’altro «EmmanuelMacron» quale moderatore.

Da gennaio 2019 Berlusconi market ha rappresentato il più importante mercato del dark web con oltre 100.000 annunci di prodotti illegali tra droga e armi. Venivano anche venduti documenti di identità false nazionali ed esteri.I tre arrestati tutti finiti in carcere sono residenti in Puglia.

«È la quarta indagine nel mondo in grado di rendere inoffensivo il dark web». Lo ha detto il procuratore capo di Brescia Carlo Nocerino parlando dell’inchiesta. Si tratta della quarta operazione dopo quelle della Fbi statunitense e della Polizia olandese bei confronti dei Black Market Sill Road, Alfa Bay e Hansa Market: secondo chi indaga «il Berlusconi Market costituisce il quarto esempio al mondo di black market del dark web oggi non più operativo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia