Dall’Ecuador al Carmine: David riapre la latteria di via Capriolo

Il Carmine, cuore pulsante del centro storico, inventario in perenne aggiornamento di vite da raccontare, si arricchisce di una nuova storia dal cuore antico: «La Latteria del Carmine - Kru Natural Cheese», di David Sebastian Boada, spazio dedicato ai formaggi realizzati con latte crudo e fermenti autoctoni.
Rinasce, così, la storica latteria del Carmine di Giuseppina e Lino, in via Elia Capriolo, punto di riferimento per il quartiere, con atmosfere degne delle poesie di Giorgio Caproni: un posto per comprare del latte, ma anche scambiare due parole. E non solo: c’è anche un furgone laboratorio mobile per offrire al casaro consulenze, assistenze tecniche e consegnare il caglio.
La passione
David Boada arriva dall’Ecuador e ha viaggiato per mezza Europa spinto da una passione viscerale: l’arte casearia. I grandi amori non si improvvisano, sono in noi fin da bambini: David ricorda come suo padre Vicente, la nonna materna e buona parte della sua famiglia venissero da questo mondo. David ha aggiunto tanto studio: si è laureato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), ha fatto tanta pratica in un caseificio in provincia di Novara e poi in una malga sui Pirenei.
«Un formaggio è realmente l’espressione unica di un territorio - ricorda David - gli animali producono quello che mangiano, ogni latte ha la sua impronta microbiologica e poi c’è la mano del casaro».
Si potrebbe stare delle ore ad ascoltar el señor Boada, ma conviene passare di persona, perché tra un formaggio e l’altro, potrà raccontarvi di come sia arrivato al Carmine una sera per suonare il basso e l’appuntamento con l’altro musicista fosse proprio davanti alla Latteria del Carmine oppure di tanti altri progetti sulle tracce della diversità agro-alimentare. Info:www.krunaturalcheese.com.
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