Dalla Regione stop alle sagre selvagge

Entro fine anno l'albo regionale con tutti gli eventi, segnalati dai comuni. Salate le multe
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Quella 2016 sarà l’ultima estate della «salamina selvaggia». Dall’anno prossimo feste e sagre dovranno essere inserite in un calendario regionale, per selezionare e programmare gli eventi, che dovrà essere redatto da ciascun comune. Le sagre non autorizzate potranno dover trovarsi a pagare fino a 12 mila euro di multa.

È quanto prevede la nuova legge che il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato martedì, relatore il consigliere leghista Fabio Rolfi. Così si è modificato il testo unico del commercio.

«L’obiettivo è fare chiarezza ed eliminare la concorrenza sleale – spiega l’assessore regionale Mauro Parolini -. È uno strumento che mettiamo nelle mani dei comuni, in modo che in maniera sussidiaria sia il territorio a decidere quali sono le sagre da inserire nel calendario regionale».

Si vorrebbe che in questo calendario finiscano le manifestazioni legate alla promozione del territorio, alle tradizioni culturali e con finalità solidali e  «non forme di elusione delle regole del commercio ambulante» spiega ancora Parolini. E che vengano tutelate «le vere sagre – ha detto il consigliere Rolfi -, evitando quei fenomeni di proliferazione selvaggia che hanno innescato contrapposizioni con i ristoratori del territorio».

La palla passa ora ai comuni: i sindaci dovranno «redigere l’elenco annuale delle fiere e delle sagre». 

 

 

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