Dal tennis al paddle: il ritorno del centro Michelangelo

Oggi ancora abbandonato, lo spazio si prepara al bando per la rinascita: tre operatori interessati
Il «Michelangelo» è abbandonato da 5 anni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il «Michelangelo» è abbandonato da 5 anni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quando soffia - come in questi giorni invernali - il vento solleva la terra e alza polveroni. Ma tanto non entra negli occhi di nessuno se non, per pura coincidenza, in quelli di qualche passante intento a seguire la pista suggerita dal cane per la passeggiata quotidiana. E comunque, con un’erba tanto alta, neppure Roger Federer e Anna Kurnikova riuscirebbero a fare rimbalzare la pallina a terra per sfoderare i loro colpi migliori, questo è certo.

Tutt’al più qualche scambio in demi-volé, ma nient’altro. Anche perché se qualcuno osasse mettere a segno il punto, dovrebbe poi vedersela con le sterpaglie per recuperare la pallina e si ritroverebbe immerso in una caccia al tesoro non richiesta. Ultimo confine est della strada, via Michelangelo, San Polo parco, Brescia: se non lo conosci in questo posto non ci arrivi, salvo che per pura coincidenza.

Lì, alla fine del percorso inizia la rete sdrucita e stropicciata di quello che un tempo era il Centro tennis e volley Michelangelo (per l’appunto, dal nome dell’omonima via). Lui, l’ormai ex centro sportivo segnato dalle cicatrici del tempo che passa e che non concede sconti, osserva silenzioso e mansueto la cascina che sta solo una manciata di metri più in là. Aspettando, in rigoroso e diligente silenzio, che arrivi il suo turno. Il suo turno per tornare alla vecchia gloria fatta di risate, di partite fra amici, di urla e chiacchiere.

Un futuro che ora non solo il quartiere vuole reclamare per lui, ma che la Loggia è pronta ad offrirgli. Facendo rinascere il tennis, ma affiancandolo al paddle.

Quei campi, un tempo punto di ritrovo non solo per il quartiere, attendono ospiti ormai da sei anni. E in realtà, dal 2015, più di qualcuno aveva anche alzato la mano per offrire la sua disponibilità a rimetterli in sesto. Tutti sopralluoghi caduti nel vuoto, però, perché i diversi interlocutori sono stati infine delusi e vinti dai preventivi.

La regia, poi, è passata alla società San Filippo, convinta di poter incidere sullo spazio e farlo rinascere. Il percorso è più tortuoso del previsto, perché la «cartella clinica» del centro sportivo ha restituito un disegno messo peggio del previsto e l’iter burocratico certo non ha aiutato. Non solo gli spogliatoi dei cinque campi in terra battuta sono da ampliare e mettere a norma, non solo è necessario cambiare di sana pianta la centrale termica, non solo c’è una nuova normativa paesaggistica da tenere in considerazione (accanto all’area scorre il Garza), ma il problema vero è che un investimento di questo tipo sarebbe stato rivolto a uno spazio che, di fatto, si configurava con una vocazione sportiva temporanea o, meglio, stagionale.

Per questo gli operatori hanno inizialmente fatto un passo indietro. Che fare dunque? Scartata l’ipotesi della vendita da parte del Comune, la San Filippo si è confrontata con la Federazione italiana tennis per capire quali standard e criteri rispettare. Da questo confronto, la società ha realizzato un progetto che potesse innanzitutto rendere la struttura appetibile per eventuali operatori e, quindi, ha immaginato anche degli spazi coperti (non con i classici «palloni», ma probabilmente con il lamellare). E, poi, ha tradotto in pratica le indicazioni della Fit. L’epilogo è una valorizzazione che, così come pensata, «vale» circa 700mila euro di investimento. Fondi, questi, che la Loggia tuttavia non ha.

Ma c’è una buona notizia: proprio alla luce della possibilità di sfruttare il centro anche in inverno (e quindi non solo nella bella stagione), tre operatori si sono fatti avanti, interessati a investire sul nuovo vecchio centro sportivo Michelangelo. A che punto siamo concretamente e come intende procedere il Comune? «Abbiamo escluso l’alienazione dell’area - precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Valter Muchetti - ma il lavoro dietro le quinte per questo spazio non si è mai interrotto. Di certo c’è la volontà di riqualificare anche questa porzione di città, come già fatto per le altre e c’è dell’interesse. Siamo in una fase interlocutoria che si concluderà comunque a breve: la prossima settimana chiariremo e definiremo il percorso da seguire dopo che avremmo concluso l’approfondimento di vari aspetti».

Le strade davanti al centro sono essenzialmente due: il Comune potrebbe avviare una manifestazione d’interesse oppure direttamente un bando di gara che preveda la concessione e la gestione pluriennale del centro in cambio della sua valorizzazione e rinascita. Certamente ci saranno tennis e paddle, ma non si escludono altre sorprese. La settimana prossima è vicina.

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