Dai quartieri di Brescia un plebiscito: viabilità e sanità peggiorate. L’area ovest la più scontenta

Male viabilità e sanità; così così sicurezza, attività a sostegno degli anziani e dei giovani; bene e benissimo attività culturali disponibili in città, raccolta differenziata dei rifiuti, decoro urbano e trasporto pubblico.
La pagella dei quartieri sui servizi che più di tutti caratterizzano e condizionano la quotidianità, seppur con qualche ovvia sfumatura, è sostanzialmente omogenea: tutti i quartieri (anche i più «severi» nel giudizio) individuano gli stessi punti di forza, promuovendoli senza esitazione, e gli stessi punti di debolezza, sui quali non faticano a manifestare trasversalmente un malcontento, decrivendo in alcuni casi un quadro peggiorato.
Promozioni
Sui capitoli da «pagella d’oro», in particolare, il riconoscimento arriva dall’intero elettorato intervistato nel corso dell’indagine condotta da Ipsos per il GdB (qui la nota metodologica), incluso quello di centrodestra che non fatica a riconoscere - ad esempio - come la città sia migliorata su quelli che già abbiamo elencato come punti di forza: due esempi su tutti, il decoro urbano e la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il punto di rottura tra i cittadini di centrosinistra e quelli appartenenti ad altri schieramenti (gruppo nel quale includiamo qui anche indecisi e astensionisti) si fa più accentuato quando si toccano al contrario gli argomenti più critici, gli stessi temi caldi che animano il dibattito pubblico di queste settimane di campagna elettorale. Una differenza, questa, che tradotta però a livello territoriale - e quindi spalmata sulle diverse zone della città - si polverizza: (anche) per questo il confronto tra le diverse zone della città (e, quindi, tra i quartieri) restituisce un affresco più omogeneo rispetto a quello incastrato nella «fede politica».
Bocciature
Sono due, si diceva, (letteralmente) i punti di caduta: viabilità e traffico e sanità. Per capire quanto il giudizio sia trasversale basta guardare il delta del totale del campione: -10% per il primo tema, -16% per il secondo.
Concentrandosi sulla competenza diretta dell’Amministrazione comunale, ossia il capitolo relativo alla mobilità, in pressoché tutte le zone della città si registra un giudizio severo: -11% centro, -9% nord, -32% ovest, -2% sud. L’unica eccezione è la zona est dalla quale emerge un flebile 1% di incoraggiamento, non certo segno di un entusiasmo dirompente.
Uno scenario pressoché fotocopia a quello sulla sanità (dove un 3% di incoraggiamento arriva in questo caso dalla zona nord). A balzare però all’occhio più di tutto è l’insoddisfazione dei quartieri che fanno parte dello spicchio ovest della città: Urago Mella, Chiusure, Villaggio Badia, Villaggio Violino, Fiumicello e Primo Maggio descrivono come peggiorati sicurezza (-1%), attività a sostegno degli anziani (-1%), viabilità (-32%), sanità (-26%) e sulle attività per i giovani si fermano a un timido 1%. Una zona calda la ovest, «casa» della vecchia Caffaro e snodo viabilistico principale, ma anche epicentro del piano di riqualificazione di via Milano.
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