«Daga’n Tai», ago e filo per tessere una nuova trama di vita

È stato inaugurato ieri il laboratorio sartoriale rivolto alle donne vittime di violenza che sarà ospitato nella frazione a Concesio
La presentazione del laboratorio dedicato all'aiuto delle donne vittime di violenza - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del laboratorio dedicato all'aiuto delle donne vittime di violenza - © www.giornaledibrescia.it
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Uscire da una situazione di violenza o, più in generale, di difficoltà è il primo passo. Una conquista a cui ne devono seguire tante altre. Tra queste c’è indubbiamente la ricerca della libertà e di un percorso formativo e lavorativo che consenta di dare indipendenza e nuove prospettive di autonomia alla donna. Nasce con questo scopo il laboratorio sartoriale «Daga’n Tai» messo in campo dalla cooperativa sociale Il Mosaico di Lumezzane con il centro antiviolenza «VivaDonna» di Gardone, Civitas e il Consorzio Solco.

Un’iniziativa che si rivolge alle donne della Valle vittime di violenza e in difficoltà e rappresenta una possibilità per superare una situazione di fragilità emotiva e psicologica attraverso la creazione di competenze artigianali da poter spendere nel mondo del lavoro.

Come funziona

Nel concreto il progetto coinvolge un gruppo di sei donne, beneficiarie di una strategia di accompagnamento al lavoro, inserite nelle strutture gestite da Mosaico, intercettate da VivaDonna, ospiti della rete Sai della Valtrompia e individuate da Civitas. Il laboratorio di sartoria è strutturato il 9 ore la settimana e sarà ospitato «con grande orgoglio per noi», afferma l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Concesio Erika Vaccari, nella sede di San Vigilio Solidale.

«Accompagnare queste donne in un percorso di acquisizione dell’autonomia è fondamentale - spiega Clara Ricci, referente di VivaDonna -. Dopo essere uscite dalla situazione di violenza o dal momento di difficoltà la cosa che più ci preme è accompagnarle nella conquista di un percorso di vita sereno e che le faccia sentire realizzate».

Il laboratorio sarà condotto da una sarta qualificata, da alcune volontarie e da una educatrice professionale. «Si tratta di una proposta innovativa per il territorio triumplino - hanno spiegato Angela Ottelli e Ivo Saiani, presidente e direttore della coop Il Mosaico - dal momento che coinvolge donne provenienti da diversi servizi». Uno di questi è Civitas, che «grazie alle sue antenne e a quelle delle altre realtà coinvolte - sottolinea la presidente Maria Caccagni - vuol dare un supporto a questo laboratorio che dà la possibilità di creare aggregazione e condivisione tra le partecipanti».

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