Da meccanico ad artista del legno: la storia di Baronio Lenotti

Con la pensione il 69enne di Rezzato ha scoperto una grande passione e tanta manualità
Baronio Lenotti - © www.giornaledibrescia.it
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Una passione quella per il legno, sbocciata con l’esigenza di far trascorrere il tempo della pensione e che, da subito, lo ha appassionato a tal punto da diventare un navigato e bravissimo artigiano che, tra l’altro, utilizza stecchi dei gelati e stecchini da cucina. Lui è Baronio Lenotti, 69 anni di Rezzato e, fino a pochi anni fa, responsabile meccanico della Mercedes.

Esperto di motori, dunque, non certo di intaglio. Evidentemente così non era o, forse, le sue origini montane, inconsciamente, hanno lasciato in lui una capacità sconosciuta, emersa nel vedere tanti stecchini buttati.

Ecco allora i primi lavori, dei piccoli carretti, panchine, carriole, slitte, cose semplici, che però in famiglia e nella cerchia di amici hanno avuto subito successo, proprio per la loro accuratezza e totale somiglianza a quelle vere. Con la passione, poi, è venuta la voglia di mettersi in gioco e sfidare sé stesso: nel garage di casa avvia un piccolo laboratorio dotandosi di tutti gli attrezzi necessari: flessibile, cartavetro, taglierini, troncatrice e persino una circolare costruita con le sue mani.

E così anche la sua arte è andata affinandosi, quindi da piccoli oggetti si è messo alla prova con cose più importanti come portafiori originali inseriti nella seduta della seggiola, naturalmente pure quella realizzata da lui.

Questo oggetto ha suscitato la curiosità di alcuni fioristi locali che volevano lo realizzasse per loro perché lo potessero vendere. Niente affatto, lui i suoi oggetti li costruisce solo ed esclusivamente per sfogare la sua creatività che ormai è arrivata a realizzare addirittura mobili destinati a familiari ed amici che ambiscono ad avere un suo lavoro. «In ogni pezzo di legno - afferma -, che sia un ciocco, un ramo spezzato o un bastone trovato qua e là, io vedo subito l’oggetto da fare. Come l’attaccapanni che ho ricavato da un ramo di legno di olivo modellandolo, o l’ultima nata, una capanna della natività realizzata sempre con un ceppo di olivo». Insomma Rezzato ha nuovo artista.

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