Ctb, lo sfogo di Carla Boroni: «Umiliata ogni logica di merito»

La lettera di saluto di Carla Boroni in vista della nomina del nuovo presidente del Centro teatrale bresciano
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«Sono mancate le condizioni per proseguire questa esperienza. Ne prendo atto con sofferenza, ma con lucidità».

Scrive così Carla Boroni nella lettera di commiato dopo cinque anni da presidente del Centro Teatrale Bresciano. In attesa che venga nominato il successore, passaggio che non sta mancando di generare polemiche, nel documento si legge l’amarezza per essersi trovata di fronte a «esercizi del potere che umiliano qualsiasi logica di merito, correttezza e pubblico interesse».

Boroni parla chiaramente di spoil system, sostenendo che sia legittimo e riconoscendo la sua vicinanza al centrodestra. «Capisco il naturale risentimento di chi mi avrebbe dovuto riconfermare. Non sono una ingenua. Ma se tali logiche sono meritocratiche le accetto. Se invece sono puramente autoreferenziali, familistiche o peggio, le rifiuto con tutta me stessa». Il riferimento è in particolare al Comune che ha la maggioranza necessaria a decidere chi sarà il presidente.

«Pertanto faccio auguri di buon lavoro al mio successore - si legge in conclusione -, nella speranza che senta - come l'ho sentita io, giorno dopo giorno - tutta la responsabilità del suo ruolo, e che si impegni con tutta la dedizione e l'amore verso il teatro che richiede questa carica, per mantenere ai massimi livelli questa Istituzione culturale così importante per la nostra città». 

Di seguito la lettera integrale di Carla Boroni

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