Covid, 9 anziani morti ieri nel Bresciano

Da inizio anno i contagi nel Bresciano sono già quasi arrivati a quota 5mila, con i 365 nuovi positivi registrati ieri il totale è precisamente 4.897; sono 2.465 i contagi negli ultimi sette giorni. Dati che certificano come il virus circoli ancora molto velocemente. Non solo, a preoccupare è anche il tragico bilancio dei morti: ieri altri 9 decessi.
A Brescia sono morte due donne di 80 e 89 anni; a Bedizzole una donna di 74 anni; a Leno una donna di 82 anni; a Manerbio un uomo di 73 anni; a Montichiari un uomo di 93 anni; a Salò un uomo di 84 anni; a Tignale un uomo di 71 anni; si registra anche un decesso in Valcamonica.
Allargando l’analisi a tutta la Lombardia, a fronte di 28.645 tamponi effettuati sono 2.587 i nuovi positivi al Coronavirus registrati nella nostra regione, dove i decessi sono 72 nelle ultime 24 ore (totale complessivo da inizio pandemia 26.026). Aumentano di 6 i ricoverati in terapia intensiva (per un totale regionale di 468) mentre calano quelli ricoverati con sintomi da Coronavirus, che sono 37 in meno del giorno prima (totale regionale sono 3.614). I guariti/dimessi sono 1.378 in più (totale complessivo è pari a 426.098, di cui 3.760 dimessi e 422.338 guariti).
Il tasso di positività (il rapporto tra i casi emersi e tamponi) sale al 9% rispetto al 7% di mercoledì, quando i casi lombardi di Covid erano 2.245 (su 31.880 tamponi) e 51 i morti. La provincia più colpita è quella di Milano, con 638 casi, di cui 275 a Milano città. Subito dietro la provincia meneghina c’è ancora una volta Brescia, poi Varese con 315 casi e Pavia con 232. Nelle rimanenti province i nuovi positivi sono stati a Monza e Brianza 124; Como 213; Mantova 212; Bergamo 109; Sondrio 97; Lecco 95; Cremona: 72 Lodi 45. I calcoli del matematico Giovanni Sebastiani, del Cnr, indicano che la terza ondata di pandemia di Covid-19 ha raggiunto il picco in Italia, ma con molte incognite perché la curva, piegata grazie alle misure più severe del periodo natalizio, potrebbe tornare a salire. A indicare «che siamo nel pieno della terza ondata», dice Sebastiani, sono le analisi sull’andamento della curva relativa alla percentuale dei positivi sui casi testati e dalla curva relativa alla percentuale dei positivi sui tamponi.
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