Costalunga e Porta Venezia, le zone «nobili» della città nel mirino dei ladri

Due uomini incappucciati sono stati scoperti e messi in fuga nella zona Nord, bottino da 50mila euro invece in Panoramica
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RAFFICA DI FURTI IN VILLA
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Costalunga a Nord. E la Panoramica a Est. Due colpi denunciati domenica, uno per zona, e di interventi delle forze di polizia per furti ed effrazioni in case private, ville e palazzi in particolare, che nelle ultime settimane si sono moltiplicati.

Le zone residenziali più nobili della nostra città, più che in passato, sono in questa prima parte d’autunno nel mirino di bande di specialisti che approfittano del buio della prima sera per farsi strada nelle dimore più lussuose e mettere rapidamente le mani su oro, gioielli e orologi. Colpi che in pochi minuti possono fruttare decine di migliaia di euro.

Dall’estate

Sono diversi mesi che, suo malgrado, il quartiere Costalunga si sente bersagliato. L’ultima vittima designata si è accorta in tempo di quello che stava succedendo. Ha visto due uomini incappucciati davanti alla finestra e ha lanciato l’allarme, costringendoli alla fuga. Non era andata così bene ad un altro residente del quartiere che, tornando a casa, aveva trovato gli infissi forzati e la casa a soqquadro.

Due episodi denunciati nella stessa settimana e le voci dei residenti che confermano «siamo ancora nel mirino di questi personaggi senza scrupoli, gli stessi» fanno sentire alta la voce del quartiere Costalunga, finito da settimane nel mirino di una banda specializzata di ladri d’appartamento ma che già all’inizio dell’estate aveva registrato una raffica di denunce.

L’episodio più recente è quello denunciato alla Polizia di Stato e registrato in una delle ultime case di via Val di Fassa, una villa storica elegantemente ristrutturata. «Erano circa le 19 e il mio vicino era in casa - raccontano i residenti il giorno dopo - ha visto due persone incappucciate davanti alla sua finestra. Per fortuna nel vedersi scoperte sono fuggite vie».

Il mercoledì precedente invece, in via Maiera, «i ladri sono rimasti in casa 20 minuti. Sono entrati rapidamente forzando gli infissi e hanno preso tutto quello che volevano».

In quartiere

La notizia è rimbalzata nelle chat e nei gruppi del quartiere e ha riacceso la discussione sul tema della sicurezza, da tempo in primo piano anche nelle riunioni del consiglio di quartiere. Proprio lo scorso lunedì, all’indomani dell’ennesimo episodio nella villa di un professionista, si era tenuta una riunione alla scuola Quasimodo in cui si era nuovamente chiesto all’amministrazione comunale una maggiore presenza delle forze di polizia e si era esaminata una raccolta di firme fatta nelle settimane precedenti.

A tenere banco è il tema dell’installazione di nuove telecamere, magari ai punto di accesso del quartiere. Una soluzione che però, per essere pienamente efficace, necessiterebbe anche di una struttura adeguata per controllare le immagini che gli occhi elettronici riprendono ma che suscita anche più di una perplessità intorno ai temi della privacy e del tipo di riprese che è possibile effettuare sulla pubblica via.

Costalunga è un obiettivo ideale. Nel quartiere si trvano infatti per lo più ville singole in cui vivono persone agiate ma in cui l’età media della popolazione è abbastanza alta. Le attività commerciali sono poi tutte e ridosso di via San Rocchino e via Schivardi e durante la giornata il traffico nelle strade residenziali è particolarmente scarso. Ieri mattina qualche furgone di muratori diretti ai due grossi cantieri aperti tra via Val di Fassa e via Val Daone ma per il resto si è visto solo qualche sportivo che correva e qualche anziano con il cane. Anche loro hanno paura: «Abbiamo gli allarmi e ci chiudiamo dentro, sentiamo ogni giorni di qualche furto ai vicini e siamo preoccupati, ci vorrebbe una maggiore presenza delle forze di polizia».

Le difese passive sono il primo passo. Moltissime finestre hanno le inferiate e praticamente tutte le case hanno sistemi di allarme. Ma non basta. «Purtroppo in casa mia sono stati dentro anche mentre la sirena suonava», racconta un professionista che abita in via Val di Non e che ha subito un furto nel ponte di Ognissanti. «Evidentemente sanno che prima che arrivi la pattuglia della Polizia o quella della vigilanza passa qualche minuto. Nel mio caso da quando le telecamere li hanno ripresi in giardino a quando sono scappati con i gioielli di mia moglie sono passati meni di quattro minuti».

In Panoramica

Se non è una firma poco ci manca. Tracce di sangue sui vetri rotti di una finestra, impronte biologiche che sono state raccolte e catalogate dagli esperti di indagini scientifiche dei Carabinieri e che si spera possano contribuire ad individuare i ladri e magari anche recuperare la refurtiva: Orologi Rolex, gioielli e borse firmate.

Non solo il rinomato quartiere residenziale di Costalunga è entrato nel mirino di specialisti dei furti in casa. Le denunce presentate alle forze di polizia negli ultimi giorni infatti segnalano una ripresa del fenomeno anche nella lussuosa zona della Panoramica, il versante della Maddalena a ridosso della città. Il caso più recente è quello della villa di un imprenditore di via Bartocchi. Rientrando dopo cena, attorno alle 22, i padroni di casa hanno trovato una portafinestra forzata e la camera da letto completamente a soqquadro. Non gli ci è voluto molto per rendersi conto che da cassetti e armadi mancavano diversi beni di valore: gioielli, monili, orologi Rolex ma anche borse Prada e Gucci. Un bottino che, dalle prime stime, super comodamente i 50mila euro.

Immediatamente i padroni di casa hanno segnalato il fatto al numero unico di emergenza e poi si sono presentati in caserma per formalizzare la denuncia. I ladri però si sono lasciati dietro numerose tracce che i militari dell’Arma hanno repertato e che nelle prossime ore saranno analizzate. Oltre alle macchie di sangue sono stati individuate anche delle impronte digitali e c’è la concreta speranza che possano condurre a qualche nome già entrato nelle banche dati delle forze dell’ordine. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di sorveglianza e i dati dei portali di lettura targhe presenti anche nella zona est della città.

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