Corruzione in Lombardia, «al primo posto c’è la sanità»

È la fotografia scattata da Francesco Dettori, numero uno dell'autorità regionale anticorruzione per Regione Lombardia
CORRUZIONE, NUMERI ALLARMANTI
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«L'Italia è integralmente coinvolta dal fenomeno dalla corruzione e la Lombardia concorre soprattutto con la gestione della sanità». 

È la fotografia scattata da Francesco Dettori, numero uno dell'autorità regionale anticorruzione per Regione Lombardia. 

«Dei venti miliardi che la Regione gestisce, diciotto riguardano la sanità. Chiaro che stiamo parlando di un settore pubblico appetibile».

E Brescia si inserisce in quadro regionale dove la corruzione resta una piaga sociale

«Attenzione alla grandi opere», è stato spiegato nel corso di un convegno organizzato all'Università Cattolica. 

«Il territorio bresciano per la sua effervescenza industriale non può che essere terreno fertile per la corruzione. Serve un grande lavoro di inchiesta», ha detto il procuratore generale di Brescia Dell'Osso.

«Controlli sì, ma servono soprattutto regole semplici e chiare», è il pensiero di Dettori, che da sei mesi vigila sull'operato in Regione Lombardia. 

«L'ultimo codice varato per gli appalti pubblici è farraginoso e non brilla per chiarezza».

I riflettori ora in Italia sono puntati sulla ricostruzione post terremoto nel centro Italia. 

«Bisogna evitare quanto accaduto per L'Aquila, sono sicuro che riusciremo a tenere lontani dagli appalti corruzione ed infiltrazioni», è la convinzione dell'ex Prefetto di Brescia Francesco Paolo Tronca, nominato dal Governo Renzi a capo della struttura che vigila sulla ricostruzione dopo il sisma.

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