Coronavirus, l'appello di Fondazione Ant per camici e mascherine

Fondazione Ant ha deciso di devolvere il ricavato della raccolta fondi in occasione di Pasqua all'acquisto di dispositivi di protezione
L'appello del medico dell'Ant
AA

Il coronavirus non si combatte solo negli ospedali, ma anche fra le mura domestiche. Quella delle cure invisibili, costanti e silenziose di chi va ad assistere i malati nelle loro case, nonostante - e forse soprattutto - l'emergenza sanitaria in corso. E che ora lancia una richiesta d'aiuto su tutti i social network.

L'appello arriva da Fondazione Ant, la onlus che ogni giorno schiera 23 équipe mediche in 11 regioni per curare gratuitamente a domicilio 3.000 malati di tumore. In un video diffuso è la dottoressa Michela Spunghi, operativa nella nostra città, a spiegare la situazione: «Il nostro servizio continua 24 ore su 24 anche in questi giorni. Portiamo sostegno alle famiglie e ai pazienti e nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare i colleghi che in questo momento sono impegnati in prima linea con l'emergenza coronavirus, cercando di evitare ricoveri in pronto soccorso». Un lavoro costante, quello dei medici e degli infermieri della fondazione, per far sì che gli ospedali si concentrino solo sui casi Covid-19 ma che nel frattempo deve far fronte a un forte aumento delle richieste di assistenza. Proprio perché, spiega Ant su Linkedin, i pazienti hanno paura ora a recarsi in ospedale e dall'altra parte gli ospedali stessi faticano ad accoglierli.

Non è l'unica difficoltà cui la onlus sta cercando di far fronte. Il secondo problema riguarda infatti la sicurezza di tutti gli operatori, che come molte altre associazioni si trovano sprovvisti in gran parte dei dispositivi di sicurezza. Mascherine e camici scarseggiano anche in questo caso, così medici e infermieri si attrezzano come possono. «Non riusciamo a ottenere i presidi. Non è arrivato niente, eccetto la donazione della Fondazione Comunità Bresciana per AiutiAMOBrescia - afferma il responsabile sanitario di Ant Brescia, il dott. Francesco Baldo -. Siamo una quadra di 9 operatori e ci servono disperatamente mascherine fpp2, per ridurre al minimo il rischio di contagio». 

Per questa ragione Fondazione Ant ha deciso di devolvere il ricavato della tradizionale raccolta fondi in occasione di Pasqua all'acquisto di dispositivi di protezione, oltre che alle attività di assistenza. Per la campagna solidale, è possibile acquistare uova di cioccolato e colombe direttamente dalla fondazione, che poi li recapiterà direttamente a domicilio. «Quest'anno data la situazione non abbiamo potuto organizzarci con i banchetti - spiega il referente della campagna di Brescia Salvatore Mangano -. Così abbiamo deciso di portarli noi. In una settimana abbiamo fatto più di 500 consegne. Ora siamo fermi, ma la campagna prosegue. Chiediamo a chi decidesse di partecipare un po' di pazienza se non riuscissimo a recapitare tutti gli ordini entro Pasqua». 

Chi fosse interessato può scrivere una mail a salvatore.mangano@ant.it o chiamare ai numeri 030 3099423, 342 1470258 o 3490775935.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia