Corna Rossa, da ex cava dismessa a paradiso per l'arrampicata

Passo dopo passo prende forma il progetto di riqualificazione della Corna Rossa, una ex cava di monte dismessa di proprietà del Comune di Rezzato in località Valle di Virle, che deve il suo nome al colore rossiccio della pietra.
Attualmente, la cava viene utilizzata per le arrampicate ed è gestita dalla Società escursionisti bresciani Ugolini. A oggi è stata terminata una delle fasi più importanti del progetto, cioè la messa in sicurezza dell’intera parete esistente e il suo ampliamento. Allaciata anche la corrente elettrica per utilizzare al meglio il sito anche nelle ore notturne, così come si è provveduto ad asfaltare il pezzo di strada che porta sino al grande anfiteatro naturale sul quale affaccia la falesia.
Il prossimo passo sarà la sistemazione di quest’ultimo, con la realizzazione percorsi pedonali. «È un progetto di riqualificazione - spiega l’assessore all’Urbanistica e cave Giorgio Gallina - che ha visto l’Amministrazione ricorrere a diverse possibilità per non pesare sulle casse comunali», come la convenzione con la cava Ventura, un contributo della provincia sulle cave dismesse e un accordo con il Consorzio marmisti bresciani per la fornitura di materiale di conciame, per cui l’intera operazione è a costo zero».
Le cave di monte, sottolinea Gallina, «costituiscono un pezzo della storia e dell’identità del nostro paese: è importante che abbiano una nuova vita come spazi di svago. Il progetto sarà una nuova ricchezza per Virle e un luogo di attrazione per i numerosi appassionati di arrampicata, non solo bresciani». Ci vorranno ancora alcuni mesi ma la posizione strategica valorizzerà un’attività davvero unica.
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