Conti, baroni e marchesi: i nobili che hanno corso la Mille Miglia

Nella folta schiera di chi prese parte alla Mille Miglia di velocità non mancò chi si fregiava di un titolo nobiliare
Maria Teresa De Filippis partecipò nel 1950 e nel 1955. È stata anche la prima donna pilota nella Formula Uno
Maria Teresa De Filippis partecipò nel 1950 e nel 1955. È stata anche la prima donna pilota nella Formula Uno
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Nella folta schiera di chi prese parte alla Mille Miglia di velocità non mancò chi si fregiava di un titolo nobiliare e, tra quelli, ci fu anche chi vinse la corsa. Il conte Giannino Marzotto arrivò primo nel 1950 e nel ’53, il barone tedesco Fritz Huschke Von Hanstein nel ’40, il marchese Antonio Brivio nel ’36, il marchese Alessandro Della Stufa nel ’35. Quest’ultimo, occasionale copilota di Carlo Pintacuda, non volle mai più ripetere l’esperienza alla corsa bresciana a causa dei continui sballottamenti sulla vettura.

Due degli ideatori della corsa erano conti: Aymo Maggi, al volante della prima macchina che partì nella prima edizione, e Franco Mazzotti. Altri blasonati noti sono stati il conte Gastone Brilli Peri, la baronessa Maria Antonietta Avanzo (che però era tale solo di soprannome), il conte Carlo Felice Trossi (secondo nel 1932), il conte Carlo Castelbarco (secondo nel ’33), la contessa Maria Teresa De Filippis (prima donna pilota nella Formula Uno), il conte tedesco Wolfgang Von Trips e il barone belga Olivier Gendebien (rispettivamente secondo e terzo nel ’57), il marchese spagnolo Alfonso De Portago deceduto a causa di un incidente nella stessa edizione.

Un personaggio di spicco è stato il conte Giovanni Lurani: pilota, ingegnere progettista di macchine da record, dirigente sportivo, pioniere del giornalismo automobilistico, scrittore. Alla Mille Miglia prese parte anche il principe tedesco Paul Von Metternich. Mancava soltanto un re. No! Clemente Biondetti non era di nobili origini, ma con quattro vittorie nella corsa (!) merita ampiamente il titolo di «re della Mille Miglia».

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