Consiglio comunale, nell'ordine del giorno la guerra in Israele

Fuori programma a inizio seduta per l'inserimento del tema. La seduta riprende dopo un'ora e 40 di stop partendo da un testo condiviso
  • La seduta del Consiglio comunale in Loggia del 16 ottobre
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Inizia puntuale, ma solo per annunciare immediatamente una sospensione di mezz’ora. E così il Consiglio comunale previsto alle 14 di oggi resta imbrigliato nell’ultimo tentativo di ricerca di un’intesa politica.

«All’ordine del giorno è stato posto il tema della situazione in Israele, questione che chiaramente non è possibile ignorare» ha spiegato il presidente dell’aula, Roberto Rossini. I capigruppo - che avrebbero dovuto confrontarsi alle 13.30, ma per impegni non è stato possibile - si sono quindi riuniti insieme al presidente. Dopo oltre un’ora e quaranta di stop e una ulteriore riunione che ha visto a confronto le due coalizioni separatamente, l’Aula avvia il confronto sulla solidarietà a Israele. E lo fa partendo, alla fine, da un testo condiviso che ha trovato l’intersezione tra le due posizioni (lo potete leggere integralmente nell'allegato qui a fianco, in formato pdf).

La polemica

In Loggia serpeggia non troppo velatamente la polemica dopo la decisione nei giorni scorsi dell'Amministrazione Castelletti di non illuminare con i colori di Israele il palazzo comunale a cui è succeduta la scelta di esporre la bandiera della pace. Una posizione sostenuta dalla maggioranza che, invece, è andata di traverso alla minoranza che sperava di vedere concretizzata in quel gesto la vicinanza al popolo colpito da Hamas il 7 ottobre.

La posizione di Castelletti

«La mia posizione sull'attacco di Hamas a Israele è chiara ed è arrivata poco dopo il terribile atto terroristico che ha tolto la vita a centinaia di innocenti, con una condanna ferma e risoluta e la piena solidarietà al popolo di Israele, che ho espresso a nome dell'intera città - era stato resto noto dalla Castelletti attraverso una nota -. Questa terribile escalation di violenza deve assolutamente fermarsi e vanno avviate al più presto interlocuzioni di pace, che portino a una risoluzione del conflitto. Per questo, l'appello che come sindaca di Brescia mi sento di fare, rappresentando le diverse anime della nostra città, che è storicamente una città di pace, è quello per un'immediata risoluzione del conflitto. In Loggia - concludeva Castelletti - sventolerà la bandiera della pace, perché sono fermamente convinta che tutti ci potremo unire e riconoscere sotto i suoi colori».

La diretta del Consiglio

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