Con il Capèl la protezione dei Patroni su Brescia

Il parroco di San Faustino ha portato in Loggia un cappello: un'antica tradizione che simboleggia la protezione dei patroni sui bresciani.
Col Capèl la protezione dei Santi Patroni
AA

«Da soli non possiamo fare granché, ma i santi non possono certo sostituirci in tutto e per tutto: la loro intercessione serve, ma non tocca a loro “fare”»: è il messaggio che don Armando Nolli, parroco di San Faustino e Giovita, ha voluto inviare ai bresciani in occasione della cerimonia di consegna del galero rosso al primo cittadino di Brescia. Ha suonato un po’ come un invito all’azione: perché si è cittadini, si è coinvolti, se si è capaci di fare cose belle (e proprio la bellezza è il tema conduttore scelto per il prossimo 15 febbraio).

Partito dalla chiesa dei santi Faustino e Giovita puntuale alle 16.30, il corteo che precedeva l’auto con il “capel” è arrivato in piazza Loggia un quarto d’ora dopo, preceduto da sbandieratori e banda, e scortato dagli alpini e forze di polizia.

Si è rinnovata così una tradizione antica, che la città da qualche anno ha deciso di riprendere, invocando la protezione dei santi patroni sulla città: non solo della sua integrità fisica – ha detto il sindaco Del Bono - ma anche della sua anima.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia