Come fa la centrale del 112 a gestire una telefonata in 55 secondi

Il sistema di localizzazione Aml consente anche di individuare chi sta chiamando, con una tolleranza al di sotto dei cinque metri
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112, 4MILA CHIAMATE AL GIORNO
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Sono due immagini affiancate a rendere in un istante quale rivoluzione abbia significato per il sistema dell’emergenza il passaggio al sistema di localizzazione Aml: da un’area di circa due chilometri di diametro, quella fornita dalle celle telefoniche, ad una precisione stimata al di sotto dei cinque metri nel 97% dei casi, ottenuta in 20 secondi anche se la chiamata si interrompe. È la tecnologia, in continua evoluzione, il principale alleato del sistema Nue 112, il numero unico di emergenza che con l’attività di localizzazione, identificazione e filtraggio che ogni giorno svolge per circa quattromila chiamate, nato e cresciuto con l’obiettivo di evitare gli sprechi e indirizzare nel modo più rapido e preciso dove sono realmente necessarie le risorse su strada: pattuglie della Polizia o dei Carabinieri, squadre dei Vigili del fuoco oppure ambulanze o automediche.

Dal 16 dicembre 2014, negli spazi ristrutturati e riconvertiti di un padiglione dell’ex caserma Goito di via Spalto San Marco, è attiva la Cur, Centrale Unica di Risposta di Brescia, competente per le province di Sondrio, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia che può contare su 46 tecnici specializzati oltre al responsabile della struttura. Tutto personale selezionato, formato e gestito da Areu, l’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza.

Tempo medio di risposta

L'interno della Cur (Centrale Unica di Risposta) di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
L'interno della Cur (Centrale Unica di Risposta) di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Tra i numeri che Areu ogni giorno fornisce ai propri operatori e alle altre realtà dell’emergenza e del soccorso c’è il tempo medio di risposta: martedì 14 febbraio è stato di 7,8 secondi, mercoledì 15 di 8,2 ma domenica 12, con meno chiamate, si è abbassato a 5,2. Altro parametro importante è il tempo impiegato per gestire le chiamate. Una telefonata impropria, che quindi non viene passata al centrale di secondo livello, viene mediamente gestita in 14 secondi. Nel caso in cui sia necessario mettere l’utente in comunicazione con Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco o Soccorso Sanitario il tempo che mediamente l’operatore impiega a capire di che emergenza si tratta, raccogliere i dati e passarla alla centrale adeguata è di 55 secondi e servono poi altri 35 secondi perché ci sia stabilita la comunicazione tra utente e centrale operativa di riferimento che porta il totale dell’impiego dell’operatore per una chiamata non filtrata a circa 90 secondi.

Determinante poi l’attività di filtro. In una giornata tipo la centrale di Brescia filtra, cioè non passa, il 54% delle chiamate in entrata con delle distinzioni nette. Solo il 20% delle chiamate per un problema sanitario, in cui l’utente ha composto 118, sono filtrate, il 44% di quelle in cui si è composto 115 (ex Vigili del fuoco) fino al 64% di quelle con 112 all’origine che comprendono la maggior parte degli errori o degli scherzi. Gli operatori comunque verificano, quando possono forniscono informazioni, richiamano e nei casi di telefonata muta mettono in atto le procedure specifiche. Fanno in modo insomma che alle centrali operative arrivino solo le chiamate a cui potrebbe dover seguire un intervento sul campo.

Tecnologia

La differenza tra la localizzazione con cella telefonica (a sinistra) e il sistema Aml (a destra) - © www.giornaledibrescia.it
La differenza tra la localizzazione con cella telefonica (a sinistra) e il sistema Aml (a destra) - © www.giornaledibrescia.it

La più recente novità tecnologica è quella che riguarda la localizzazione: grazie ad Advanced Mobile Location infatti è possibile individuare con tolleranza al di sotto dei cinque metri dove si trovi il dispositivo, riportando la quota sul livello del mare e, nel caso in cui la cartografia di supporto riporti degli edifici, il presunto piano. «Quando la centrale del Nue riceve una chiamata il sistema in automatico attiva il gps del telefono anche se l’utente l’aveva disattivato, ricerca le reti wi-fi, anche quelle criptate, e altri dispositivi» spiega il responsabile della Cur di Brescia Gino Tosi, che prosegue: «Si tratta di una funzione fondamentale quando il richiedente sia uno straniero, un turista oppure sia una persona in situazione di pericolo».

Il responsabile della Cur di Brescia Gino Tosi - © www.giornaledibrescia.it
Il responsabile della Cur di Brescia Gino Tosi - © www.giornaledibrescia.it

Proprio per questa casistica «il cellulare ci permette di ascoltare quello che avviene attorno fino a quando non è avvenuto quello che si chiama lo "sgancio", cioè quando l’operatore della centrale di secondo livello sta effettivamente parlando con l’utente». La centrale Nue ha anche uno storico. «Il sistema segnala i numeri che hanno già chiamato, da dove e per quale motivo, accelerando ancora di più le procedure».

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