Coltello alla gola: minorenni rapinati da due ventenni
Vent’anni appena, ma una familiarità con il coltello che sembra nascondere una lunga esperienza. Il coltello come appendice, come estensione armata da estrarre senza esitazioni. I due giovani arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo e del Radiomobile se ne erano serviti per rapinare due minorenni. Misero il bottino, uno smartphone, vigliacco e inquietante il gesto: puntare la lama alla gola per farsi consegnare il telefonino.
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi nella zona della stazione dei treni. Oggetto negli ultimi tempi di controlli più intensi da parte dei militari.
I due amici minorenni stavano camminando nel pomeriggio in via Sardegna, quando improvvisamente si sono trovati davanti i due ventenni che hanno bloccato uno dei ragazzi minacciandolo alla gola con un coltello. Spaventato a morte, quest’ultimo ha consegnato il cellulare ai rapinatori, scappati poi a gambe levate.
La vittima ha però chiamato subito i carabinieri dando una descrizione precisa della coppia di delinquenti. Nel giro di pochi minuti, una pattuglia li ha individuati nelle vicinanze della stazione e li ha portati in caserma per ulteriori accertamenti. La vittima ha così riconosciuto i due: trovatisi con le spalle al muro, non hanno potuto fare altro che confessare. Sono stati arrestati e portati a Canton Mombello, dove ancora si trovano.
Ma il lavoro di indagine è proseguito: i militari sono riusciti a trovare anche l’acquirente dello smartphone rubato. Si tratta di un 19enne denunciato poi per ricettazione. Il cellulare è stato quindi restituito al legittimo proprietario.
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