Coinvolto in un'indagine, è addio tra l'accademia Laba e il direttore

Marcello Menni è indagato dalla Procura di Milano per coercizione elettorale con aggravante mafiosa
L'accademia Laba di Brescia
L'accademia Laba di Brescia
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«Sospeso a tempo indeterminato il rapporto tra Marcello Menni e la Laba». È quanto la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia ha comunicato a professori e studenti dopo che il nome di Marcello Menni, direttore della Laba fino a qualche ora fa, è stato coinvolto in un’inchiesta della Procura di Milano che ha fatto luce su un clan della 'ndrangheta guidato da Cosimo Maiolo, 58 anni, già condannato ad oltre 11 anni, con pena scontata e sorveglianza speciale in corso e finito di nuovo in carcere, così come altri cinque suoi familiari.

Per il pm di Milano Paolo Storari, il clan avrebbe fornito appoggio ad un candidato sindaco, non eletto, del centrodestra a Pioltello, Claudio Fina, e ad un aspirante assessore, Marcello Menni appunto. Menni e Fina risultano indagati in concorso con altri per coercizione elettorale con aggravante mafiosa.

La Laba è assolutamente estranea ai fatti. «Laba e il direttore Menni hanno concordemente deciso di sospendere a tempo indeterminato il loro rapporto, nel comune intento di assicurare a tutti i docenti e a tutti gli studenti di Laba la serena continuazione delle attività accademiche e altresì nel comune auspicio che venga al più presto acclarata la totale estraneità del direttore a quanto riportato dalla stampa» è quanto scritto a docenti e studenti dai vertici della Libera Accademia.

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