Codice rosso, a Brescia denunce in crescita dopo il lockdown

I casi comprendono violenza domestica tra coniugi, con prevalenza di vittime donne, ma anche vicende relative a figli con genitori
Codice rosso: episodi in calo rispetto ad un anno fa, ma pesa il periodo di lockdown - Foto © www.giornaledibrescia.it
Codice rosso: episodi in calo rispetto ad un anno fa, ma pesa il periodo di lockdown - Foto © www.giornaledibrescia.it
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I numeri sono in calo rispetto ad un anno fa anche e soprattutto a causa del periodo di lockdown. Gli indagati per stalking sono passati a Brescia da 369 a 362 mentre le contestazioni dei reati contro la libertà sessuale sono scesi da 228 a 210. 

«Nel periodo Covid 19 - è stato scritto nella relazione dell’anno giudiziario - le notizie di reato "codice rosso" hanno rappresentato meno della metà delle notizie di reato iscritte per la stessa materia in ciascuno dei mesi precedenti e questo nonostante la forzosa coabitazione dovuta alle prescrizioni dettate per favorire il contenimento del virus».

Al termine del lockdown il numero di procedimenti è tornato però a salire. «Singolare anche la tipologia dei fatti denunciati» scrive la Procura generale. «Non solo condotte di violenza domestica fra coniugi conviventi, con costante prevalenza assoluta di persone offese donne, ma anche vicende relative a figli conviventi con genitori anziani che, per problemi di dipendenza o di tipo psichiatrico, hanno aggredito i genitori per avere denaro o comunque per l’incapacità di contenersi, esasperati dalla convivenza forzata».

 

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