Cocaina nel sangue delle sorelline: «Conseguenze imprevedibili»
Nel sangue la presenza di sostanze d’abuso, come la cocaina, e dei loro metaboliti, è rilevabile ad elevate concentrazioni solo se il prelievo viene eseguito poche ore dopo l’assunzione.
«Le concentrazioni diminuiscono in maniera molto sensibile nel giro di poche ore, indicando così solo un’esposizione recente» spiega Mariagrazia Fasoli, già direttore del Sert e del Dipartimento Dipendenze dell’Asl di Brescia.
Dunque, cosa è accaduto alla bimba di appena otto mesi e alla sorellina di due anni? Perché dalle analisi effettuate all’ospedale di Chiari, dove sono stati portati per accertamenti dopo che il padre li aveva abbandonati in auto per giocare alle slot mentre la madre si stava prostituendo, è emersa una situazione da brivido? Saranno le indagini a stabilire le modalità di contaminazione, sia attraverso l’assunzione forzata o involontaria della droga, di certo inalata poco prima del loro abbandono. In casa o, più probabilmente, nella stessa automobile in cui il padre li aveva lasciati soli.
«L’esposizione passiva di bambini a cocaina è segnalata da tempo e riportata in alcuni studi scientifici che, tuttavia, fanno riferimento a tracce di cocaina rintracciate in urine, saliva e, soprattutto, capelli dei bambini - continua Mariagrazia Fasoli -. Il fatto che sia stata cercata la cocaina nel sangue dei due piccoli abbandonati potrebbe essere ricondotto al sospetto che chi era al loro fianco l’avesse assunta da poco. In ogni caso, sangue o no, l’esposizione di bambini piccoli a droghe usate dagli adulti è una questione da considerare con attenzione, proprio perché potrebbe avere conseguenze cliniche imprevedibili e insospettabili».
Per verificare se è presente cocaina nell’organismo, l’analisi del sangue è uno degli esami più frequenti che vengono eseguiti, insieme a quello delle urine. Nel materiale ematico, la cocaina rimane rintracciabile fino a cinque giorni dopo l’assunzione, grazie ai suoi metaboliti, frutto della metabolizzazione che varia dai 45 minuti alle quattro-sei ore dopo l’assunzione della sostanza. Le «conseguenze cliniche imprevedibili e insospettabili» sono state esaminate da ricerche scientifiche. È emerso che «gli effetti possono essere immaginati come quelli che si conoscono sugli adulti, con l’incognita dell’effetto su un sistema nervoso immaturo e in fase di sviluppo»
. Quindi, anche se forse non si può parlare di rischi immediati per la vita dei piccoli, senza dubbio si può affermare che la presenza di cocaina nel sangue sia «incompatibile con il benessere del bambino e con lo sviluppo regolare del suo sistema nervoso centrale». La cocaina, come è noto, è una delle droghe dalle conseguenze più devastanti per l’organismo ed i suoi effetti negativi possono durare a lungo, anche dopo la sua assunzione.
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