Cicerone premia Brescia: dal Calini la campionessa di latino

Mariachiara Arminio ha vinto il Certamen Ciceronianum, battendo oltre 100 studenti arrivati da tutta Europa
La premiazione di Mariachiara Arminio
La premiazione di Mariachiara Arminio
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«Vetus opinio est iam usque ab heroicis ducta temporibus...» scriveva Cicerone nel suo «De Divinatione» nel 44 a.C. Traducendone un brano nel modo corretto, e anche aggiungendo qualcosa di sé mentre scriveva, la studentessa del Liceo Calini di Brescia Mariachiara Arminio ha vinto il 36° Certamen Ciceronianum ad Arpino, in provincia di Frosinone.

Si tratta di una gara combattuta a colpi di latino, aperta agli studenti dell'ultimo anno di liceo di tutto il mondo: 130 partecipanti quest'anno si sono cimentati nella traduzione e nel commento di un brano di Cicerone.  

Venerdì lo svolgimento del Certamen; ieri la premiazione, che per la studentessa bresciana si è trasformata in una emozionante vittoria inaspettataLa campionessa di latino ha battuto Roberta D'Andrea del liceo classico Farina-Basile di Messina. Al terzo posto si è classificato Jules Culot, studente di Bruxelles.

Quest'anno il passo sul quale si sono cimentati gli studenti dell'ultimo anno di liceo è stato tratto tratto dal «De Divinatione». Nel brano Cicerone spiega tutti i fenomeni della natura con la forza della ragione. E sostiene che «qualunque cosa viene alla luce, quale che essa sia, è necessario che risalga a una causa naturale, cosicché, quand'anche si sia manifestata al di fuori della normalità, tuttavia non possa esistere al di fuori della natura. Dunque - aggiunge - di fronte a un fenomeno nuovo e stupefacente, investigane la causa, se potrai».

 

 

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