Cicale e volpi con i nostri stessi vizi, in edicola

Una raccolta per bambini con le mitiche favole dello scrittore Esopo disegnate da Matteo Gaggia
Perdere o investire il proprio tempo. La famosissima fiaba della cicala e della laboriosa formica
Perdere o investire il proprio tempo. La famosissima fiaba della cicala e della laboriosa formica
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Una figura misteriosa, di cui si conosce poco, ammantata di leggenda: Esopo è stato lo scrittore di favole per eccellenza, a lui sono attribuiti infatti i primi esempi di questo genere letterario. Se della vita dell’uomo Esopo si ha una conoscenza solo episodica e frammentarie, lo stesso non si può dire dell’opera: tantissime le storie lasciateci in eredità, i protagonisti delle favole sono molto spesso animali.

Lupi, capretti, volpi, rane, serpenti e asini, ognuno con la sua peculiarità, ognuno che rappresenta un vizio o un comportamento umano. Ed è proprio attraverso gli animali che l’autore descrive un vero e proprio affresco che comprende gran parte dei sentimenti che ogni persona sperimenta quotidianamente. Con il Giornale di Brescia, a 8,50 euro più il prezzo del quotidiano, sarà quindi possibile acquistare «Le favole di Esopo», con le illustrazioni di Matteo Gaggia.

Un libro divertente e istruttivo, da leggere con tutta la famiglia e dedicato principalmente ai più piccoli, un’occasione per imparare e divertirsi. Perché le favole proprio a questo servono: c’è sempre una morale, sempre qualcosa da imparare, un comportamento da fare o da non fare. Esopo è considerato l’iniziatore della favola come forma letteraria scritta. Per «Favole di Esopo» si intende la raccolta di 358 favole contenute nell’edizione critica curata da Émile Chambry e costituite probabilmente da un nucleo primario di favole a cui, nel corso dei secoli, se ne sono aggiunte altre di varia origine.

Le favole di Esopo sono degli archetipi: la stessa definizione corrente di «favola» è basata principalmente sulla favola esopica. Sono componimenti brevi, in genere con personaggi che sono animali personificati, con lo scopo esplicito di comunicare una morale.

Molte di queste favole sono talmente celebri da aver acquisito nella cultura moderna il ruolo di proverbio: alcuni esempi sono «La volpe e l’uva», «La cicala e la formica», «Al lupo! Al lupo!» e «La gallina dalle uova d’oro». Molte furono anche riadattate da grandi scrittori di fiabe (per esempio Fedro o Jean de La Fontaine). Con il giornale una ricca e coloratissima raccolta che insegnerà a riconoscere gli eterni vizi e le virtù della natura umana.

 

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