Chiesa crollata, lavori dopo 10 anni

Obiettivo: nuovo centro parrocchiale e cappella nell’ambito dell’unione pastorale con S. Gaudenzio
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Quel crollo strutturale a pochi giorni dalla Pasqua di dieci anni fa aveva lasciato un vuoto: perché la chiesa dei Santi Francesco e Chiara fu abbattuta nel 2009 (soltanto per rabberciarla si stimò sarebbero serviti qualcosa come 300 mila euro); perché da allora i fedeli devono arrivare fino alla chiesa di San Gaudenzio quando la cappella ricavata in un salone riunioni non basta a contenere tutti; e perché è venuto meno il punto di riferimento fisico di molte persone in difficoltà economica.

«A quel vuoto non ci siamo mai abituati», ha scritto Arria Clerici Sora sull’ultimo bollettino parrocchiale, che titola «Si comincia!». A dieci anni esatti dal crollo, proprio il 4 aprile, sono infatti cominciati i lavori per far rinascere centro parrocchiale e cappella. Cappella, e non chiesa, perché nell’ottica delle unità pastorali la parrocchia dovrebbe essere unita pastoralmente a San Gaudenzio e guidata da un unico sacerdote.

La fase uno dei lavori prevede l’abbattimento della canonica, avvenuto nei giorni scorsi; la costruzione di quattro appartamenti da cedere in permuta alla ditta costruttrice per contenere i costi; la fabbricazione di una ventina di box o posti auto interrati, da vendere o affittare per foraggiare le casse della parrocchia che sta affrontando costi a cinque zeri (circa 500 mila euro per ora). I lavori dovrebbero chiudersi entro marzo dell’anno prossimo.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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