Che cosa vuol dire che Gussago diventa «amico delle api»

Sul territorio ci sono circa 15 apicoltori e 200 colonie: in campo azioni per favorirle
Una colonia: le api del Faido, a Navezze di Gussago -  © www.giornaledibrescia.it
Una colonia: le api del Faido, a Navezze di Gussago - © www.giornaledibrescia.it
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Gussago diventa Comune amico delle api. Sul territorio si stima siano circa una quindicina gli apicoltori e circa 150-200 colonie d’api. Il Consiglio comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Angelo De Pascalis ha adottato la delibera di adesione all’iniziativa nazionale «Comuni amici delle api», che sostiene l’operato degli apicoltori e delle loro amiche.

In condivisione con centinaia di Comuni, l’iniziativa vuol riconoscere il ruolo dei ronzanti impollinatori nell’assicurare la qualità e la quantità della produzione agricola e favorire la conservazione e lo sviluppo della biodiversità.

«Tutelare le api - dichiara l’assessore Angelo De Pascalis -, e favorire la loro diffusione significa valorizzare la resa delle nostre produzioni agricole e insieme qualificare il territorio dal punto di vista ambientale essendo le api un efficace indicatore della stato di salute ambientale».

Le piante a fiore tra cui rientra la maggiore parte degli alberi che assicurano la nostra alimentazione ricercano l’impollinazione incrociata e hanno nella loro evoluzione affidato questi compiti in modo prevalente agli insetti pronubi, ha sottolineato l’assessore. «La delibera ci impegna a migliorare la nostra azione piantumando con specie vegetali gradite alle api e agli insetti pronubi – prosegue De Pascalis -; il fine è anche quello di contenere e limitare l’utilizzo di erbicidi e pesticidi nelle alberature e negli spazi verdi e incolti, e promuovere politiche di sensibilizzazione per l’adozione di pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità.

Saranno intraprese iniziative educative e culturali  al fine di sensibilizzare sul valore di Bene Comune dell’apicoltura per la salute e il nostro futuro. L’accordo intende inoltre caratterizzare il miele pedecollinare della Franciacorta nelle sue caratteristiche di prodotto tipico, legato alle particolarità del territorio dove viene raccolto. In ultimo ribadisco che la nostra Amministrazione ha escluso nel piano del verde pubblico l’utilizzo di diserbi chimici per la pulizia dei cigli stradali».

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