Cgil: «Lancini è il sindaco degli sprechi»

«Il Comune di Adro deve essere molto ricco se ha deciso di impegnare fino a 3.500 euro dei contribuenti per cercare inutilmente di far passare le sue politiche di welfare differenziato. È questa infatti la somma stanziata dal sindaco Lancini per ricorrere in Cassazione contro una sentenza a lui sfavorevole e che lo avrebbe obbligato a pagare solo 454 euro».
La riflessione porta la firma della Cgil di Brescia e si riferisce alla vicenda nata dalla delibera con la quale il Comune di Adro ha introdotto il bonus affitto solo per i cittadini comunitari. Contro tale delibera la Camera del Lavoro, congiuntamente alla Fondazione Guido Piccini e all'Associazione studi giuridici sull'immigrazione, ha presentato e vinto più ricorsi.
«Il Comune è stato così costretto a riaprire il bando e ad accogliere le domande dei cittadini extra-UE - si legge ancora nella nota della Camera del Lavoro -. Per arrivare all'erogazione del contributo si è quindi stati costretti a ricorrere ad altri due livelli di giudizio in esito dei quali il Comune di Adro veniva obbligato ad erogare il contributo del bonus affitto alle stesse condizione previste per tutti i cittadini. Iter accidentato, ma chiaro nella sostanza: Lancini continua a utilizzare soldi pubblici per farsi bocciare in tribunale le sue delibere discriminatorie. Qualcuno lo fermi, qualcuno gli dica che ci sono altri modi di gestire il denaro pubblico. Ad esempio in istruzione, ma senza soli delle Alpi d'addobbo per favore. Nessuno ha mai pensato di segnalare questi comportamenti alla Corte dei Conti?»
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