Certamen Brixiense, premiati i latinisti provetti dei licei

Premiati ieri n città i vincitori del dodicesimo concorso biennale di cultura latino, organizzato dal 1998 dall'Arici di Brescia
I vincitori del Certamen Brixiense - © www.giornaledibrescia.it
I vincitori del Certamen Brixiense - © www.giornaledibrescia.it
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Traduttori provetti, ma anche interpreti di quella «humanitas» che la lingua e la cultura latina tramandano a noi. Sono i vincitori del 12esimo Certamen Brixiense, il concorso biennale di cultura latina, organizzato dal 1998 dal liceo classico Arici di Brescia, ieri premiati in una manifestazione alla presenza dell’ideatore e promotore Gian Enrico Manzoni, con la preside Paola Amarelli e i componenti della giuria esaminatrice.

La palma di «latinista dell’anno» va ad Alessandro Berther del cittadino liceo classico Arnaldo, per la traduzione attenta e rigorosa morfologicamente e sintatticamente, la pertinenza nelle risposte ai quesiti e la capacità di penetrare con profondità lo spirito del testo, il «De amicitia» di Cicerone. Secondo premio pure ad un «arnaldino» del quinto anno, Nicolò Taglietti, terza piazza per Arianna Princiroli, quarto anno del liceo Crespi di Busto Arsizio. A conquistare il premio offerto dall’Associazione cultura classica, presieduta per la delegazione bresciana da Adriana Pozzi, è stata Matilda De Riva del liceo Ferrari di Este.

Ad Elena Facchini, del «Moretti» di Gardone Valtrompia, il premio per i licei scientifici (istituito qualche anno fa); menzione d’onore e menzione di lode, infine, rispettivamente a Valentina Bandiziol del «Pascoli» di Gallarate e Judith Stefanini del «Majorana» di Desio.

Il commento

«Anche nel presente, in cui certe riflessioni che provengono dal passato sembrano essere poco calzanti, i messaggi del mondo classico rappresentano una miniera di pensieri, che ci aiutano a leggere a con occhio critico la nostra contemporaneità» ha osservato il presidente della giuria (composta anche da Adriana Pozzi e Luisa Cantarini) e preside dell’istituto «Annibale Maria Di Francia» di Desenzano, Fiorenzo Pienazza, sottolineando anche come gli ultimi due anni di pandemia abbiano inevitabilmente reso più difficoltose esercitazioni e attività didattiche, il che va a maggior merito dei ragazzi stessi. Il Certamen Brixiense, ha ricordato il prof. Manzoni, preceduto in apertura da don Raffaele Maiolini, «oltrepassa i confini bresciani per estendersi anche a regioni al di fuori della Lombardia».

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