Cercare (e trovare) la felicità

Non ricordo chi diceva che la felicità è desiderare ciò che si ha. Era evidentemente uno dai pensieri romantici
La felicità è nelle piccole cose
La felicità è nelle piccole cose
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Svegliandomi una mattina da sogni agitati, mi sono ritrovato a fissare il soffitto ponendomi vari quesiti esistenziali. Perché il maggiordomo non mi sveglia aprendo dolcemente le ante e portandomi la colazione a letto? Ma soprattutto: perché non ho un maggiordomo? L’appendiabiti accanto al letto ormai sopraffatto dai maglioni che si accumulano giorno dopo giorno, nella vana attesa di essere ripiegati e riposti nell’armadio, segnala che anche la servitù è totalmente assente.

Sceso mio malgrado in cucina ho dovuto constatare anche la mancanza delle cialde del caffè. Arrivato questo punto, mi sono chiesto: cos’è la felicità? Non ricordo chi diceva che la felicità è desiderare ciò che si ha. Era evidentemente uno dai pensieri romantici, ma anche uno, con altrettanta evidenza, dotato di considerevoli sostanze. Scusate la considerazione gretta e financo meschina. La felicità è nelle piccole cose. In questi giorni ho ripreso le attività nella mia ortaglia, è il mio Eden in terra, e io posso mangiare cicorione in abbondanza senza rischio di essere cacciato.Quando sono nell’orto sono gradevolmente sereno.

Purtroppo la vita incombe. Stavo sorseggiando aranciata amara in un bar, accanto a me due giovani inelegantemente vestiti, lei con l’aggravante delle unghie multicolor, lui con una giacca talmente corta da sembrare quella della prima comunione. Lei commentava con una blanda eccitazione le numerose visioni delle sue storissss su Instagram, lui annuiva compiaciuto svaporando con la sigaretta elettronica. Ecco, la felicità è sapere che poteva andarti peggio.

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