Cellulare e cane per il pusher al tempo del coronavirus

Fingeva di portare a spasso l'animale, ma era in attesa di clienti: bloccato dalle Fiamme Gialle a Botticino e già condannato
Pattuglia della Guardia di Finanza impegnata nei controlli - © www.giornaledibrescia.it
Pattuglia della Guardia di Finanza impegnata nei controlli - © www.giornaledibrescia.it
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Un cane da portare a spasso, un cellulare in tasca per raccogliere gli ordini e un pizzico di sfrontatezza in più del solito. Questo l’occorrente dello spacciatore al tempo del coronavirus, o almeno quello con il quale si era attrezzato il 59enne di Botticino arrestato sabato 4 aprile dalla Guardia di Finanza.

L’uomo passeggiava con il cane, nel rispetto dei limiti imposti dal lockdown, quando alla vista della pattuglia delle Fiamme Gialle ha cambiato rotta e accelerato il passo. I baschi verdi, insospettiti, lo hanno seguito e fermato. Indosso l’uomo aveva 12 dosi di cocaina pronte per lo spaccio su appuntamento. In casa invece sono stati rinvenuti altri 10 grammi di cocaina, 20 di marjuana, un bilancino di precisione e materiare per confezionare le dosi, oltre a 870 euro in contanti.

Il 59enne è stato quindi arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Processato per direttissima - in videoconferenza dalla caserma della Gdf - ha patteggiato 1 anno e 5 mesi di reclusione e 3500 euro di multa.

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