Cava Castella: primo stop dalla Regione

Troppe criticità: l'Ufficio Valutazione di impatto ambientale ha espresso parere negativo sulla compatibilità ambientale del progetto
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«Numerose criticità emerse dal territorio e confermate dai pareri resi dagli esperti, in particolare da Asl e Arpa di Brescia». Per questi motivi l’Ufficio Via (Valutazione di impatto ambientale) della Regione Lombardia ha espresso parere negativo in merito alla compatibilità ambientale relativa al progetto di una «nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi e annesso impianto di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi» da realizzarsi a Rezzato nell’ex Cava Castella.

Le criticità, ha spiegato Claudia Maria Terzi, assessore regionale all’Ambiente, «hanno portato ad avviare la procedura di chiusura negativa della Via di Cava Castella». La partita non è certo chiusa, la società infatti «potrà ora presentare le proprie osservazioni - spiega ancora Terzi -. Nel caso in cui tali osservazioni non siano presentate, o non siano ritenute idonee e sufficienti a determinare ulteriori sviluppi dell’istruttoria in argomento, si provvederà alla definitiva archiviazione della pratica». Il progetto insiste sull’Ateg 25, ex bacino estrattivo al confine con Buffalora, a volerlo realizzare è la Castella Srl.

Da sottolineare che il no alla discarica, oltre che dalle associazioni ambientaliste, è arrivato anche dai Comuni di Brescia, Rezzato e Castenedolo. Quello arrivato dalla Regione è sicuramente un importante punto a favore della loro battaglia.

 

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