Caso Italcarni, «commissariare i servizi veterinari dell'Asl»

I vertici della Lav all'attacco dopo il ritrovamento di carne con valori batteriologici 50 volte superiori al consentito all'Italcarni
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«Chiamiamo il Presidente della Regione Lombardia Maroni ad una assunzione di responsabilità,
ribadendo la nostra richiesta urgente di commissariare i servizi veterinari della ASL di Brescia».

È la richiesta dei vertici della Lav, Lega antivivisezione, dopo l'interrogatorio del rappresentante legale di Italcarni, macello in provincia di Brescia messo sotto sequestro dopo che all'interno è stata trovata carne con valori batteriologici superiori 50 volte al consentito. Contestati anche maltrattamenti su animali. Reati, secondo quanto emerso dall'interrogatorio, che il rappresentante legale di Italcarni avrebbe confermato nel corso di un interrogatorio davanti al pubblico Ministero di Brescia Ambrogio Cassiani. Tra gli indagati dalla Procura di Brescia ci sono anche due veterinari dell'Asl di Ghedi, accusati di abuso di ufficio. 

«Dopo l'inchiesta di Green Hill e i recenti scandali sui farmaci illeciti e la macellazione chiediamo - ha detto il vice
presidente della Lav Roberto Bennati - di varare un piano straordinario di controlli in tutte le strutture controllare
fino ad oggi da questa Asl, ristabilendo il pieno rispetto della legalità».

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