Caso Goitese, per annullare le multe coinvolto il Ministero

Giorni febbrili tra il Comitato spontaneo dei multati lungo la Goitese, la Provincia e la Prefettura di Brescia
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Giorni febbrili tra il Comitato spontaneo dei multati lungo la Goitese, la Provincia e la Prefettura di Brescia. Mentre i termini per il deposito dei ricorsi delle prime sanzioni comminate per eccesso di velocità lungo la Sp236 stanno per scadere, il pressing del Comitato sul Broletto - sul duplice fronte Prefettura e Provincia - si fa sempre più forte.

Tanto che dagli uffici di Valerio Valenti è stata diffusa una nota ufficiale in cui si replica come «nel merito dell’istanza di autotutela da parte della Provincia» per l’annullamento delle multe, «si rappresenta di aver interessato il competente dipartimento del Ministero dell’Interno di cui si fà riserva di comunicare l’esito».

In altre parole la Prefettura conferma di aver proposto direttamente a Roma l’ipotesi di annullare i verbali che si presume «viziati» per l’essere stati redatti sulla scorta di un’ordinanza che presentava un errore (nello specifico la ridotta istruttoria per l’adozione in deroga al Cds del limite dei 70).

Il motivo della contesa è chiarire se la Polizia Provinciale possa (o debba) dichiarare annullati gran parte dei verbali non ancora notificati, oppure se sia indispensabile il ricorso da parte dei multati al Giudice di pace come pare emergere dagli indirizzi giurisprudenziali. Un nodo non indifferente che ha come contraltare il tema dell’eventuale danno erariale contestabile. 

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