Case Aler, 400 alloggi vuoti nel Bresciano: dalla Regione un piano straordinario

Coinvolgere terzo settore e Comuni con «Housing First». Cantieri superbonus 110%, in città lavori per 120 milioni
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ALER BRESCIA, VUOTI 400 ALLOGGI
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Diecimila alloggi Aler vuoti in Lombardia, 400 nel Bresciano. Numeri preoccupanti, per l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Alan Rizzi, che ha lanciato una vera e propria campagna da qui alla primavera. L’assessore, ieri in città dove, con il presidente di Aler Brescia Albano Bertoldo e il direttore generale Corrado Della Torre, ha visitato i cantieri di riqualificazione antisismica ed energetica in via Livorno, via Casazza e a Rovato, ha chiesto di «fare tutto il possibile» per recuperare gli alloggi sfitti (e da sistemare) attraverso bandi di valorizzazione o automanutenzione, indicando alcune strategie di intervento. Da un lato il coinvolgimento delle realtà del Terzo settore e dei Comuni attraverso i fondi del piano «Housing First» (qualcosa nel Bresciano è già stato fatto); dall’altro ipotizzando un innalzamento del limite Isee oltre i 16mila euro per la partecipazione a bandi che prevedono la riqualificazione degli immobili da parte degli inquilini.

Nel Bresciano

«C’è una domanda molto alta di abitazioni - ha commentato Rizzi - e il nostro obiettivo è assegnare anche gli alloggi sfitti. Il lavoro che faremo sarà innanzitutto di capire attraverso lo storico e lo stato di fatto qual è il tipo di domanda, per riuscire ad intercettarla al meglio. Penso anche a infermieri, studenti, giovani lavoratori che non possono permettersi una casa». Nella nostra provincia gli alloggi vuoti di proprietà Aler sono circa 400 su un totale di 7mila. Erano meno di duecento nel 2021, ne sono stati riqualificati un centinaio ma se ne sono liberati duecento da sistemare. Per il momento - spiegano negli uffici di viale Europa - si riesce a intervenire con i fondi a disposizione («ma ormai riusciamo ad intervenire solo «a guasto», non per la manutenzione ordinaria» sottolinea Bertoldo) ma l’aumento della morosità (passata in un anno dal 10 al 30%) e del costo dei materiali di cantiere rischia di creare problemi già a breve.

La squadra. Da sinistra: Claudia Carzeri, Albano Bertoldo, Alan Rizzi
La squadra. Da sinistra: Claudia Carzeri, Albano Bertoldo, Alan Rizzi

Un aiuto potrebbe arrivare dal Piano Casa di Regione Lombardia, provvedimento (relatrice la bresciana Claudia Carzeri, presidente della Commissione territorio, infrastrutture, trasporti e housing sociale) che la Giunta ha inviato in Consiglio per la votazione: un piano che vale 1,5 miliardi di euro per il triennio 2022-24, parte dei quali già destinati su riqualificazione, sostegno affitti e bonus bollette. «Con il Piano - ha aggiunto Rizzi - dobbiamo mettere le Aler nella condizione di garantire servizi che migliorino la situazione degli inquilini».

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I cantieri

Intanto, grazie al superbonus 110% alcuni cantieri sono partiti e partiranno a breve in città. A marzo hanno preso il via i lavori di riqualificazione sismica ed energetica della torre di via Livorno e delle altre due gemelle di via Casazza (144 alloggi in tutto, opere per circa 36 milioni «a costo zero» o quasi per Aler) che si concluderanno in estate; nel 2023 sarà la volta degli altri palazzi di via Livorno, con lavori per ulteriori 90 milioni. La richiesta, già portata a Roma, è di prorogare di due anni il superbonus per le Aler: in tal caso Aler Brescia potrebbe riqualificare altri 200 immobili, con lavori per 200 milioni tra Brescia, Cremona e Mantova. Sotto la torre di via Livorno, il signor Luciano Brodini - 86 anni d’età di cui 43 da inquilino Aler - siede sulla panchina davanti al portone d’ingresso e osserva il cantiere. «Gh’è dé ìga pasiènsa» commenta, e pensa già a quando risistemerà il giardinetto occupato dalle impalcature. «Mé, a chèsto condominio, ga öi bé...».

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