Caro energia, a Berlingo e Manerba vietato l’uso di stufette negli edifici pubblici

Le decisioni prese nei due Comuni per contenere i consumi
Caro energia (foto d'archivio)
Caro energia (foto d'archivio)
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Niente stufette, altrimenti la bolletta si impenna e tanti saluti ai risparmi. Se si ha freddo meglio un bel paio di calze pesanti. È stato deciso a Manerba, dove il sindaco Flaviano Mattiotti è più che determinato: «Con un’ordinanza ho vietato l’utilizzo di stufe e stufette negli edifici pubblici, perché in molti avevano l’abitudine di usarle per scaldarsi i piedi. Ma non è l’unica misura che intendiamo adottare: mano a mano che ci vengono in mente strategie di risparmio, le applichiamo».

E così ancor prima che arrivasse la normativa il Comune aveva già disposto l’abbassamento di un grado per il riscaldamento e, per quanto riguarda le luminarie natalizie, «l’idea è proprio di non metterle. Faremo solo un piccolo segno simbolico nella piazza del municipio, la stessa su cui si affaccia la chiesa di San Giovanni: quest’anno lì torna finalmente il presepe meccanico, è giusto che ci sia un po’ di atmosfera».

Poi, il risparmio a lungo termine: «Stiamo aspettando il progetto per la sostituzione delle pompe di calore con altre più efficienti e di ultima generazione, ma puntiamo anche all’auto-consumo, grazie ai pannelli solari che abbiamo sul territorio».

Stufette vietate anche a Berlingo

Il paese della Bassa occidentale, grazie alla lungimiranza del sindaco Dario Ciapetti, morto nel 2012, ha da tempo avviato un percorso virtuoso sull’energia, alimentando per esempio le scuole con energia geotermica e solare.

L’attuale Amministrazione, guidata dal sindaco Fausto Conforti, ha poi aumentato l’efficientamento energetico del municipio con una serie di interventi negli ultimi anni. «I problemi – spiega il primo cittadino - però ci sono: disporremo il rispetto rigido nei locali pubblici delle nuove normative governative su orari e temperature, con il divieto di uso di stufette e altri strumenti. Utilizzeremo inoltre l’avanzo dei fondi Covid (alcune migliaia di euro, ndr) per cercare di mantenere inalterati i servizi essenziali, compresa l’illuminazione pubblica, anche per un discorso di sicurezza.

La coperta, comunque, è corta: speriamo che la nuova Cer, attivata fin da subito in paese aiuti nei prossimi mesi». Sul fronte luminarie, Berlingo da anni illumina per scelta solo un albero, fuori dal Municipio. Una scelta confermata anche quest’anno, con l’invito ai privati a limitare le luminarie in una logica di sostenibilità.

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