Carenze sanitarie, ma il campo nomadi non va sgomberato

Il Tar blocca l'ordinanza della Loggia che imponeva lo sgombero del campo nomadi di via Labirinto
Il campo nomadi in via Labirinto
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Un terreno agricolo può essere utilizzato per viverci, con tanto di roulotte e bagni chimici? Su questo si dovrà pronunciare il Tar il prossimo 8 gennaio.

Tutto nasce in via Labirinto, all’ingresso del quartiere Fornaci, all’altezza del civico 420. Qui una piccola  comunità nomade ha acquistato un appezzamento agricolo e vi ha parcheggiato tre roulotte. Il sindaco Del Bono ha ordinato lo sgombero con un'ordinanza firmata il 12 dicembre, ma poche ore fa il Tribunale amministrativo, con decreto monocratico d'urgenza, ha bloccato l'iniziativa del sindaco Del Bono, impedendo di fatto al Comune di Brescia di portare a termine l'allontamento dei nomadi.

Secondo il Tar l’accampamento non deve essere sgomberato per la presenza di minori malati e in età scolare. Il paradosso è che si tratta della stessa motivazione che ha spinto il primo cittadino a firmare lo sgombero, deciso proprio a causa della mancanza di presidi igienici adeguati, acqua corrente e elettricità nell'insegiamento.

L’Asl stessa ha riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie. Di qui l’ordinanza che doveva essere eseguita lunedì, ma il Tar ha sospeso tutto e tornerà sulla questione l'8 gennaio.

 

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