Caregiver, approvato in Regione il disegno di legge

La vicepresidente della Commissione Sanità Simona Tironi: «Questa figura potrà contare su un riconoscimento istituzionale»
L'assistenza agli anziani - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'assistenza agli anziani - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sostenere e valorizzare la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. È l’obiettivo della legge approvata oggi all’unanimità in Consiglio regionale. «Con questo provvedimento - ha sottolineato la vice presidente della Commissione Sanità Simona Tironi - Regione Lombardia compie un primo, importante passo per valorizzare una figura diffusa e sempre più indispensabile. Una figura che nel 90% dei casi è donna e vive annullando le proprie ambizioni per sostenere e migliorare la qualità di vita dell’assistito.

Finalmente ora questa figura potrà contare su un riconoscimento istituzionale: un tassello normativo importante su cui nei prossimi mesi continueremo a lavorare per migliorare le condizioni di vita del caregiver, potenziare la sua formazione, favorire sempre di più la conciliazione vita-lavoro e l’eventuale reinserimento lavorativo».

Il testo della legge è il frutto del lavoro di oltre tre mesi di sedute del gruppo di lavoro della Commissione Sanità coordinato dalla vice presidente Tironi, che ha preso in considerazione i tre progetti di legge depositati da PD, FI e Lega, poi abbinati, l’iniziativa popolare #iosonocargiver e le due proposte di legge al Parlamento.

Il documento definisce ambiti e competenze del caregiver all’interno del sistema dei servizi pubblici e privati; stabilisce le funzioni della Regione e dei Comuni per assicurare sostegno e affiancamento al caregiver nello svolgere assistenza qualificata, sulla base di un attestato di competenza, anche avvalendosi di specifici percorsi formativi. Attenzione viene, inoltre, rivolta all’inserimento lavorativo del caregiver, una volta terminata la propria attività di cura. Misure supportate da un finanziamento iniziale di circa 900mila euro per il prossimo triennio.

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