Carburanti, è tornato l’1,6 euro al litro: caccia al pieno più economico nel Bresciano

Il prezzo di verde e diesel cala ai livelli di febbraio. A Calcinato e Lonato le stazioni più convenienti
PREZZI BENZINA IN CALO
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In uno dei distributori di benzina di via San Polo a Brescia la coda di vetture è talmente lunga che, per prendere il proprio posto alla pompa, i guidatori sono costretti a fare una manovra rischiosa: fermare la propria auto in mezzo alla strada e aspettare, con la freccia inserita, finché un cliente non ripone la pistola, sale sul mezzo e lascia finalmente la postazione.

Per fortuna, la stazione di rifornimento ha sei colonnine, così l’ingorgo si riesce a smaltire ancora prima che causi seri disagi al traffico. Ad attirare così tante persone è la torre su cui un display luminoso da qualche giorno segna: «Diesel euro/litro 1,669 - Benzina euro/litro 1,669». Prezzi diversi da quelli a cui si era ormai abituati, e che non sono passati inosservati da chi ogni giorno transita da e verso la città.

«Vengo qui per fare il pieno per la vacanza, così risparmio», dice una signora mentre inserisce una banconota nella cassa automatica. «Pure mio cognato, che abita sul lago, viene apposta fin qui a fare benzina». La caccia al distributore più economico di tutta Brescia, insomma, è entrata nel vivo e non conosce ferie. E non risparmia nemmeno la provincia.

I distributori più convenienti

Negli ultimi giorni i distributori di Calcinato sulla Strada Statale, e di Lonato in via Mantova, sono diventati delle vere oasi, l’El Dorado di questa corsa al risparmio su due o più ruote, grazie al loro 1,655 euro al litro per benzina e diesel che li rende i più convenienti dell’intero Bresciano. Cifre che non si vedevano da un po’, questa volta in senso positivo. Perché il costo dei carburanti è tornato a essere quello di prima dell’invasione russa in Ucraina. Prima del 24 febbraio (il giorno dell’attacco in Donbass) e dei conseguenti rincari energetici che hanno fatto schizzare i costi per i carburanti oltre i due euro al litro, ogni italiano spendeva in media 1,84 euro per un litro di benzina e 1,70 per un litro di gasolio (dati del 14 febbraio).

Perché è calato il prezzo

Oggi il prezzo medio della verde è tornato a essere di 1,83 al litro; quello del gasolio, invece, è rimasto un po’ più salato, ancora intorno all’1,81 al litro.

Dall’ultimo apice sopra due euro del 27 giugno, le tasche degli italiani hanno cominciato a respirare un po’ di più, con i costi che si sono fatti più leggeri grazie a due fattori: il primo e più incisivo è il calo del prezzo del petrolio, con il Brent che ha registrato un -25% a inizio giugno, e i cui effetti sulla spesa finale si sono cominciati a vedere solo più tardi. A dare un ulteriore contributo è il taglio di 25 centesimi alle accise di benzina e gasolio, manovra attuata dall’uscente governo Draghi e che con l’ultimo Decreto Aiuti-bis è stata prorogata fino al 20 settembre (inizialmente la scadenza era prevista per il 21 agosto).

Lo scenario

È abbastanza? C’è chi tira un sospiro di sollievo ma anche chi ritiene che i prezzi siano ancora troppo alti. Come un signore che, prima di risalire in macchina, sospira: «Prima il gasolio veniva 1,4 al litro». Perplessità che trovano eco nelle recenti parole del presidente del Codacons Carlo Rienzi: «Il calo non basta a recuperare quanto accaduto nei mesi scorsi. Esultare per qualche ribasso - continua Rienzi - è fuori luogo. Oggi un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto al 2021, il diesel è rincarato del 22,6%, in uno scenario che ha visto esplodere i costi per i trasporti».

La paura di tanti, per ora taciuta ma presente, è che si torni a vedere di nuovo quelle cifre sul display aumentare giorno dopo giorno. Ma per ora ci si accontenta volentieri di quel 6 dopo la virgola.

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