Capitale italiana della Cultura, tutti i momenti della cerimonia con Mattarella

Al Teatro Grande l'intervento del Presidente della Repubblica, mentre al Teatro Donizetti di Bergamo c'è il ministro Gennaro Sangiuliano
FESTA AL GRANDE CON MATTARELLA
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Inaugura ufficialmente oggi l'anno di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura, che per tutto il 2023 coinvolgerà le due città lombarde, unite prima nella pandemia da Covid-19 e ora «sorelle» nel nome della cultura.

La cerimonia - interamente istituzionale prima di due giorni festosi, ricchissimi di eventi e appuntamenti per i cittadini - si è svolta al Teatro Grande di Brescia, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ospite d'onore, e contemporaneamente al Teatro Donizetti di Bergamo, dove c'era il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano. In sala a Brescia oltre mille invitati, tra cui i 205 sindaci della provincia. Presenti anche il primo cittadino Emilio Del Bono e l'assessora alla Cultura Laura Castelletti.

  • Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta il pubblico al teatro Grande - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il saluto del Presidente al Teatro Grande di Brescia - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Grande

--> A seguire gli aggiornamenti con la cronaca testuale (in ordine dal più recente al più risalente) che ricostruisce la giornata, minuto per minuto.

Ore 18.16 - La chiusura

Il Presidente saluta il pubblico, mentre esce dal teatro - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il Presidente saluta il pubblico, mentre esce dal teatro - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Mattarella esce dal Teatro Grande di Brescia, stringendo le mani delle persone sedute in platea e dei volontari all'uscita. Si conclude la cerimonia di apertura della Capitale italiana della Cultura 2023.

Ore 18.14 - «Questo è solo l'inizio»

«Come ha detto il Presidente della Repubblica, questo è solo l'inizio ed è un invito a una responsabilità che abbiamo il dovere di cogliere» ha commentato sulle scale del Grande la presidente di Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli.

Ore 18.13 - L’applauso scrosciante

Si chiude con un applauso scrosciante il discorso di Mattarella, che viene salutato ancora dal pubblico del Teatro Grande in piedi. Mentre va verso l'uscita, il capo dello Stato si ferma a stringere la mano dei sindaci bresciani che si sporgono dalle poltroncine in platea.

Ore 18.03 - Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Dal palco, Sergio Mattarella ha augurato a tutti «Buon anno della Capitale della Cultura» - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Dal palco, Sergio Mattarella ha augurato a tutti «Buon anno della Capitale della Cultura» - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

«La cultura è una grande ricchezza. Nasce dalla vita, dalla comunità, dalla natura che la ospita, e poi ritorna alle persone, alle generazioni successive, come linfa, come civiltà, come genio e valore».

Su Bergamo e Brescia, gemellate in questo appuntamento, ha detto: «Duramente colpite dalla prima ondata della pandemia, quando un virus aggressivo e sconosciuto ha mietuto, nel nostro Paese, migliaia di vittime. E hanno saputo reagire, dando vita, e alimentando con i loro valori, quel modello di solidarietà che ha consentito di affrontare la crisi».

Sergio Mattarella sul palco del Teatro Grande - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Sergio Mattarella sul palco del Teatro Grande - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Non sono mancati i riferimenti alla situazione attuale in Europa: «Stiamo rivivendo la tragedia della guerra, che speravamo fosse riposta per sempre negli archivi della storia dopo gli orrori che abbiamo allora conosciuto. Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà». Ed è proprio in questo contesto che la pace è legata a doppio filo con la cultura: «Si tratta di mettere a profitto l'avvenuto "ammassare riserve contro l'inverno dello spirito", secondo la definizione che Marguerite Yourcenar ha dedicato ai "magazzini della cultura", ai musei, alle pinacoteche, alle biblioteche».

Ore 18.00 - «La canocchia»

Laura Ulloa, soprano, esegue «La canocchia» di Gaetano Donizetti, accompagnata al pianoforte dal maestro Danilo Rea.

Ore 17.52 - il discorso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

«Il titolo Capitale italiana della Cultura fu conferito nel maggio del 2020, con il decreto rilancio, per poter appunto dare un segno positivo alle due città provate dalla pandemia. Nel cuore degli italiani Bergamo e Brescia erano diventate simbolo di resilienza. La cultura diventa così antidoto alla sofferenza. Sarà la cultura l'impulso di una rinascita anche sociale ed economica». Sangennaro cita l'articolo 9 della Costituzione, il Prometeo Incatenato, Aristotele e Benedetto Croce per spiegare il significato di cultura declinato, a suo parere, nella manifestazione che coinvolge Bergamo e Brescia. «Nel secondo dopoguerra De Gasperi  - prosegue - decise uno stanziamento straordinario per ricostruire la Scala di Milano. È nostro dovere oggi sostenere Bergamo e Brescia come simbolo di rinascita attraverso la bellezza. La loro identità culturale va valorizzata. Si pensi all'area archeologica di Brescia, al museo di Santa Giulia o alle mura di Città Alta, al Palazzo della Ragione o alla basilica di Santa Maria Maggiore. È un patrimonio che va fatto conoscere al mondo».

«Viva Bergamo e Brescia, viva l'Italia» conclude Sangennaro.

Ore 17.47 - «La campanella»

Gibboni e Dalia sul palco - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Gibboni e Dalia sul palco - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Ancora sul palco Giuseppe Gibboni al violino e Carlotta Dalia alla chitarra per eseguire «La campanella» di Niccolò Paganini.

Ore 17.42 - Il discorso del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana

Il presidente della Lombardia, che è candidato per il centrodestra alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio, dice: «La Capitale della Cultura 2023 è un'opportunità a vantaggio dell'intero territorio regionale. Le due città sapranno portare un valore aggiunto e un modello valido per l'intero paese. Due delle città più importanti della nostra regione rappresentano il più grande comparto manifatturiero d'Italia. Siamo al cospetto di terre, cultura e lavoro, note al mondo intero per l'innato spirito di intraprendenza, lavoro e solidarietà».

«Bergamo e Brescia dimostrano oggi saper trasformare la pandemia in un'occasione di rigenerazione per il futuro. La Città dei mille e la Leonessa d'Italia saranno più unite che mai, con percorsi di mobilità dolce, e con un'idea di cultura capace di dare risposte anche a scienze, ambiente, benessere e innovazione». Fontana definisce il progetto Capitale delle due città come «un nuovo rinascimento, nel segno del saper fare».

«A noi lombardi, signor Presidente, le sfide piacciono - dice Fontana rivolgendosi direttamente a Mattarella -. Siamo un territorio creativo e non vediamo l'ora di presentarlo al resto d'Italia».

Ore 17.36 - «Quel guardo cavalier»

Laura Ulloa, soprano, interpreta «Quel guardo cavalier» dal Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Al pianoforte il maestro Danilo Rea.

Ore 17.31 - Il discorso di Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura di Bergamo

«Il presidente Mattarella conosce bene la catastrofe che si è abbattuta sulle nostre città, perché ci è stato vicino. La scelta di Bergamo e Brescia come Capitale è il segno del paese che ha scelto di prendersi cura di noi. Che poi abbiamo dovuto capire come legare le due città che per qualche ragione non si erano davvero mai incontrate. Non è stato facile e molti si chiedevano se sarebbe stato possibile». Ghisalberti continua: «Abbiamo attivato il dialogo tra tutti i soggetti, con una partecipazione dal basso. Ci hanno aiutato i valori condivisi. È la cultura come cura. Le nostre città sono ricche di un patrimonio artistico identitario da scoprire e far conoscere, coerente con l'Agenda 2030. Siamo qui con ansia e un po' di emozione per il nuovo debutto, ma con grande orgoglio».

Ore 17.27 - Il discorso di Laura Castelletti, assessora alla Cultura di Brescia

Prende la parola la vicesindaca e assessora alla Cultura Laura Castelletti. «Oggi stiamo per celebrare un momento storico per le nostre città. È un'occasione eccezionale, e una ribalta che non ci spaventa, ma anzi ci entusiasma». «Arriviamo a oggi forti del lavoro svolto nei due anni passati. Abbiamo osato sapendo di poterlo fare. Il nostro obiettivo è comune e duraturo: costruire una città viva, europea, capace di attrarre tutte e tutti, menti, opere, investimenti e progetti».

Castelletti con alle spalle Cena di Emmaus del Moretto - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Castelletti con alle spalle Cena di Emmaus del Moretto - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

«Daremo luce al proverbiale saper fare delle nostre città. Il 2023 sarà costellato di incontri di rilievo, che mi auguro ci coinvolga tutti. Invito tutto il Paese a venire a trovarci. E speriamo che questo non sia un momento di passaggio, ma un veicolo per dare forza e continuità a un progetto futuro, nella città illuminata» prosegue Castelletti, sottolineando il ruolo giocato da istituzioni, associazioni, cittadini. «Cresciamo insieme, oltre il 2023. Buon anno della capitale a tutti noi».

Ore 17.22 - «La rissa dei folletti»

Giuseppe Gibboni, premio Paganini 2021, e Carlotta Dalia alla chitarra eseguono «La rissa dei folletti» di Antonio Bazzini.

Ore 17.15 - Il discorso del sindaco di Brescia Emilio Del Bono

Prende la parola il primo cittadino di Brescia: «È con emozione che apriamo un anno carico di bellezza e novità. Saranno mesi intensi, nei quali la nostra storia e le nostre città si animeranno di sguardi curiosi, in cerca di bellezza. Le nostre città conoscono bene il valore dell'accoglienza: è la cultura della cura, la stessa che abbiamo trovato nei giorni della pandemia, figlia di una civiltà che ha visto migliaia di cittadini mettersi a servizio di chi era in difficoltà».

Del Bono sul palco, alle spalle i Profughi di Parga di Hayez - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Del Bono sul palco, alle spalle i Profughi di Parga di Hayez - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Del Bono continua: «Bergamo e Brescia sono città associate all'operosità e alla fatica del lavoro, ma hanno saputo coniugare l'umanità della tenerezza e della presa in carico. Nei sindaci abbiamo trovato sostegno, così come dal Parlamento che ha appoggiato la nostra richiesta di un anno di riscatto, questo».

«Mostreremo un'Italia dei tesori nascosti - ha continuato -. Una comunità intera ha collaborato all'unisono per preparare le città, una sola capitale, al 2023».

Ore 17.07 - Il discorso del sindaco di Bergamo Giorgio Gori

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in collegamento dal Teatro Donizetti - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in collegamento dal Teatro Donizetti - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Dopo la proiezioni del video «Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023», inizia il collegamento con il Teatro Donizetti di Bergamo. Sul palco sale il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Caro Presidente della Repubblica, caro sindaco Del Bono e a voi tutti nel Teatro Grande, un saluto emozionato a tutti voi. Spero vi arrivi il calore da qui, da tutta Bergamo, che tanto la apprezza» esordisce Gori rivolgendosi direttamente a Mattarella, applaudito anche da Brescia. «Diamo il calcio di inizio all'anno di Capitale italiana della Cultura. A maggio 2020, abbiamo deciso di candidare le nostre città come segnale di rinascita dopo che sono state colpite gravemente dal Covid».

Dopo aver spiegato il significato del titolo scelto per il progetto, La città illuminata, Gori dà il benvenuto «a Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura». Il sindaco di Bergamo invita quindi a goderci l'anno che ci aspetta, «La sfida di due terre che una volta tanto non competeranno l'una contro l'altra ma insieme. È paradigma dell'Italia che vogliamo».

Ore 17.01 - l'Inno di Mameli

Il coro di Voci Bianche della Scuola di Santa Cecilia e il musicista Gianluigi Trovesi - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il coro di Voci Bianche della Scuola di Santa Cecilia e il musicista Gianluigi Trovesi - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Il muscista Gianluigi Trovesi esegue, con il Coro di Voci Bianche della Scuola di Santa Cecilia di Brescia, l'Inno di Mameli. Subito dopo, segue l'Inno alla Gioia, inno dell'Unione Europea.

Ore 16.58 - Mattarella entra al Grande

Il saluto del Presidente al Teatro Grande di Brescia - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Il saluto del Presidente al Teatro Grande di Brescia - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

Uno scrosciante applauso ha accolto il Presidente Mattarella all'arrivo al Teatro Grande. Platea in piedi, sia a Brescia che a Bergamo. Stretta di mano tra Mattarella e il vescovo Pierantonio Tremolada. Inizia ufficialmente la cerimonia di apertura.

Ore 16.53 - Mattarella è arrivato

  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
  • L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande
    L'ingresso di Sergio Mattarella al Teatro Grande

Il Presidente è arrivato in corso Zanardelli, accolto dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono, dal presidente della Regione Attilio Fontana e dal presidente della Provincia Samuele Alghisi. Al teatro è stato accolto dal sovrintendente e direttore artistico Umberto Angelini: telecamere spente al Ridotto, per consentire un momento privato tra Presidente e istituzioni, per un breve colloquio prima dell'inizio della cerimonia.

L'accoglienza di Mattarella da parte del sindaco Del Bono - Foto Ufficio stampa Quirinale
L'accoglienza di Mattarella da parte del sindaco Del Bono - Foto Ufficio stampa Quirinale

Ore 16.47 - Il Presidente è lungo il tragitto

Ad attendere il Presidente all'aeroporto di Montichiari erano presenti forze dell'ordine e militari. Massimi sono apparsi i controlli svolti dal servizio che si sta occupando della sicurezza, che ha presidiato la strada destinata al percorso verso Brescia del Presidente più volte, accertandosi che tutto procedesse nel migliore dei modi.

Ore 16.38 - Platea piena

Ormai tutti hanno preso posto, tra palchi, gallerie e platea. Si attende l'arrivo del capo dello Stato. Mille gli ospiti, di cui 400 in platea, dove oltre la metà sono sindaci bresciani.

Ore 16.34 - C'è anche anche il Vescovo

Anche il vescovo Pierantonio Tremolada, da poco rientrato in Diocesi dopo una lunga convalescenza in seguito alla malattia che lo ha colpito l'anno scorso, è in platea al Teatro Grande.

Ore 16.24 - Mattarella è in arrivo

L'aereo presidenziale in avvicinamento all'aeroporto di Montichiari - Foto FlightRadar24
L'aereo presidenziale in avvicinamento all'aeroporto di Montichiari - Foto FlightRadar24

Ore 16.18 - Gelmini: «Una grandissima opportunità»

Mariastella Gelmini al Teatro Grande per la cerimonia - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Mariastella Gelmini al Teatro Grande per la cerimonia - Foto New Reporter Favretto/Nicoli © www.giornaledibrescia.it

In prima fila in platea tra le personalità di spicco del mondo politico bresciano c'è anche la senatrice di Azione, ex ministra per gli Affari regionali, la bresciana Mariastella Gelmini. «Credo che la Capitale sia una grandissima opportunità non solo per Bergamo e Brescia, ma per il Paese intero. La presenza del Presidente Mattarella sottolinea l'importanza dell'evento in queste terre laboriose, che possono mettersi in luce valorizzando il territorio e le sue bellezze, andando oltre al dualismo che ha caratterizzato Brescia e Bergamo, ora alleate per la bellezza» commenta Gelmini.

Ore 15.50 - Volontari schierati

Al centro Marina Rossi, a destra Cristina Arnaboldi e a sinistra Matteo Franzoni - © www.giornaledibrescia.it
Al centro Marina Rossi, a destra Cristina Arnaboldi e a sinistra Matteo Franzoni - © www.giornaledibrescia.it

Ad accogliere gli ospiti prima del foyer c'è anche una piccola rappresentanza dell'associazione dei volontari Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura. «Siamo molto felici della risposta della città - dice la presidente Marina Rossi -. Solo da Brescia si sono candidate 870 persone, di cui 193 fra i 18 e i 30 anni, la fascia più numerosa seguita dai 45-70 anni (167). Abbiamo aspettative molto alte e non vediamo l'ora di iniziare». Il lavoro dell'associazione entra nel vivo domani, con il primo giorno effettivo di eventi.

Ore 15.44 - Posti in sala e selfie

  • Cerimonia di apertura, i sindaci prendono posto in sala al Teatro Grande
    Cerimonia di apertura, i sindaci prendono posto in sala al Teatro Grande
  • Cerimonia di apertura, i sindaci prendono posto in sala al Teatro Grande
    Cerimonia di apertura, i sindaci prendono posto in sala al Teatro Grande

Aprono le porte del Teatro Grande, gli ospiti iniziano a prendere posto sui palchi e in platea. Selfie con la campata spettacolare del soffitto, foto di gruppo, pacche sulla spalla: a meno di un'ora dall'inizio della cerimonia i 205 sindaci e sindache della provincia di Brescia si salutano così, a mo' di festa, affollando la platea di fasce tricolore.

Ore 15.43 - Mattarella è partito

L'aereo presidenziale è decollato da Ciampino - Screenshot da FlightRadar24
L'aereo presidenziale è decollato da Ciampino - Screenshot da FlightRadar24

Il Presidente Mattarella è da poco decollato dall'aeroporto romano di Ciampino, a bordo di un volo del 31esimo Stormo dell'Aeronautica Militare, il reparto che si occupa della pressoché totalità dei voli di Stato. Mattarella raggiungerà l'aeroporto D'Annunzio di Montichiari a bordo di un Airbus A319 in circa tre quarti d'ora. Fuori dallo scalo della Bassa è già da ore ingente il dispositivo di forze dell'ordine per garantire che l'arrivo si svolga in assoluta sicurezza.

Ore 15.33 - L'attesa

  • Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
    Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
  • Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
    Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
  • Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
    Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
  • Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia
    Attesa e primi arrivi al Teatro Grande di Brescia

Lo spazio fuori dal Teatro Grande è già affollato di giornalisti, rappresentanti di associazioni di categoria, politici e ospiti. Tutti in fila in attesa di entrare per la cerimonia di apertura di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023. Tra i volti noti anche quello del candidato sindaco del centrodestra Fabio Rolfi e il presidente della Fondazione del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. Corso Zanardelli è tutto recintanto per misure di sicurezza. Al di là delle transenne si stanno fermano curiosi per l'arrivo del presidente della Repubblica.

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